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Caro voli, Faraone invoca la “gara come in Sardegna”, ecco come risponde la Regione

Scatta l’ennesima polemica relativa al caro voli: a intervenire sulle misure intraprese dalla Regione Siciliana è l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, che risponde al capogruppo alla Camera di Italia Viva Davide Faraone e al suo suggerimento di indire una gara pubblica internazionale per la selezione di compagnie aeree “che si impegnino ad assicurare tutto l’anno un numero di voli sulle principali tratte”.

Il commento arriva dopo le parole di Faraone nel corso di una conferenza stampa a Palermo, dove l’esponente di IV ha sostenuto che “il sistema degli sconti ha portato invece la Sicilia a pagare due volte le compagnie”, senza risolvere il problema delle tariffe che aumentano esponenzialmente in periodi di alta stagione come l’estate, Pasqua o Natale.

Caro voli, la risposta della Regione Siciliana a Faraone

“L’onorevole Faraone dovrebbe rivedere i rudimenti di ingegneria gestionale prima di fare dichiarazioni tanto sgangherate quanto fuorvianti. Le norme sulla continuità territoriale, infatti, prevedono l’affidamento in esclusiva delle singole tratte a un solo vettore, cosa impensabile per una Regione come la Sicilia con quasi 5 milioni di abitanti, oltre ai milioni di turisti e visitatori che la frequentano. La presenza di un unico vettore annullerebbe la concorrenza e ridurrebbe notevolmente il numero dei voli sulla singola tratta”, commenta Aricò.

“Con il provvedimento del bonus “caro voli” – aggiunge – sono stati rimborsati oltre 500mila siciliani e lo stesso ha ricevuto l’approvazione dei gruppi parlamentari regionali anche nel corso delle sedute d’Aula sulle recenti variazioni di bilancio dove è stato approvato un ulteriore stanziamento di 17 milioni di euro per favorire il ritorno dei siciliani in vista delle imminenti festività natalizie”.

“Bisogna, inoltre, dire – sottolinea Aricò – che il prezzo fisso dei biglietti aerei della Sardegna, dove è in vigore la continuità territoriale, varia da 149 a 169 euro anche in bassa stagione. In Sicilia, invece, il prezzo medio nella bassa stagione è notevolmente inferiore. Lo sconto praticato ai siciliani non soltanto ha consentito l’aumento del traffico aereo nel 2024, ma anche la diminuzione dei prezzi dei biglietti, circostanza certificata dalle compagnie aeree”.

La precisazione

“È giusto precisare, infine, che le compagnie ITA e Aeroitalia applicano lo sconto direttamente all’emissione dei biglietti, in forza di una convenzione diretta con l’Assessorato regionale delle Infrastrutture, mentre tutti gli altri viaggiatori possono richiedere il rimborso attraverso la piattaforma dedicata “Siciliapei” che, dopo il primo momento di collaudo, adesso opera in maniera efficace e tempestiva garantendo i rimborsi nei tempi previsti. Attualmente, sono in elaborazione i pagamenti delle richieste immesse a novembre”, conclude l’assessore Aricò.