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Caro voli, in Sicilia prezzi alle stelle per le festività natalizie: quasi 500 euro per tornare nell’Isola

Potrebbero essere caldissime le prossime festività natalizie in Sicilia, e non per le temperature anomale. Nonostante Natale e Capodanno 2023 siano ancora distanti un mese e mezzo sul calendario, già agli inizi di novembre i viaggiatori siciliani e i turisti sono costretti ad annotare i primi rincari dei voli aerei per l’Isola.

Una situazione che sembra ricalcare quella già vissuta nei mesi scorsi, e che aveva spinto il governatore della Regione Siciliana, Renato Schifani, a presentare una denuncia all’Antitrust e inscenando un duro braccio di ferro con i vettori di Ita Airways e Ryanair.

Per accorgersi dell’ennesimo salasso previsto per il periodo, basta soltanto effettuare una simulazione sui portali dei principali vettori che servono i due maggiori aeroporti della Sicilia, quelli di Palermo e Catania.

Caro voli, oltre 350 euro per un Milano-Catania

Prendendo in considerazione la data di venerdì 22 dicembre, giornata che segna l’inizio del weekend che conduce al Natale, i rialzi risultano essere già ben evidenti. Selezionando un volo diretto da Milano per Catania con ITA Airways in classe “economy”, la spesa da affrontare oscilla tra i 285 e i 363 euro.

Prezzi ben superiori se si decide di acquistare un biglietto per la classe “superior”, con cifre che arrivano a toccare addirittura i 433 euro.

Costi elevati anche per chi decide di spostarsi con la compagnia di bandiera ancora da Milano, ma in direzione Palermo. Prenotare un volo diretto sola andata per l’aeroporto “Falcone-Borsellino” del capoluogo siciliano significa dover mettere sul piatto una cifra compresa tra i 215 e i 287 euro. Con la “superior” il costo si impenna ulteriormente fino a 347 euro.

Caro voli, il Milano-Palermo costa 400 euro

Ma c’è di più. Se si preferisce effettuare uno scalo, allora il viaggiatore sarà costretto a pagare un solo biglietto ben 405 euro. Con la classe maggiore, la cifra arriva fino a 475 euro.

Per sabato 23 dicembre la musica non cambia. Un volo Milano-Catania può costare anche 363 euro, mentre il Milano-Palermo a metà mattinata sono necessari fino a 403 euro. E con la “superior” i prezzi arrivano a sfiorare i 500 euro.

Cifre esorbitanti anche per chi da Roma fa rientro in Sicilia. La sera del 22 dicembre il volo diretto Roma-Catania presenta un prezzo del biglietto di 353 euro in classe “economy”, mentre in “superior” il costo arriva a toccare 433 euro. Non va meglio per il volo Roma-Palermo: il diretto del tardo pomeriggio verso la Sicilia presenta un costo di 353 euro (in “superior” si toccano i 424 euro).

Caro voli, prezzi salati anche con Ryanair

Anche con Ryanair vengono indicati dei prezzi non indifferenti. Negli stessi giorni il biglietto per il volo Milano-Catania con tariffa “basic” costa fino a 348 euro, mentre l’aereo diretto a Palermo – già scontato – presenta un prezzo che oscilla tra i 243 e i 304 euro.

Meno salati – ma comunque elevati – i prezzi dei biglietti per chi si mette in volo da Roma per arrivare a Catania. Il 22 dicembre la tariffa massima indica un costo di 235 euro (ma i posti disponibili a questa tariffa risultano essere già in esaurimento), mentre per il giorno seguente, il 23 dicembre, non si andrà oltre i 192 euro, pur sempre con posti disponibili che si contano sulle dita di una mano.

Sulle stesse cifre anche i voli che la compagnia irlandese mette a disposizione per raggiungere Palermo. Si parla di un massimo di 200 euro per il 22 dicembre, mentre nelle successive 24 ore si segnala un leggero “ritocco” sui 204 euro.

Il Codacons: “Governo assente”

E intanto il Codacons passa all’attacco per denunciare l’ennesimo caro-voli per la Sicilia. “Presentiamo una nuova denuncia all’Autorità affinché intervenga sull’ennesimo rialzo dei voli aerei a danno di lavoratori e studenti che tornano a casa durante le feste”, afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.

“Non possiamo non chiederci che fine abbiano fatto le misure del Governo introdotte col Decreto Asset e che erano finalizzate proprio ad evitare ciò che il Codacons ha registrato, ossia un aumento delle tariffe per i collegamenti con le isole durante un periodo di picco della domanda”, conclude Rienzi.