Caro voli: il presidente Schifani non ci sta e vuole sanzioni

Il presidente Schifani interviene sul caro voli: “Che arrivi la sanzione dell’Antitrust”

Filippo Calascibetta

Il presidente Schifani interviene sul caro voli: “Che arrivi la sanzione dell’Antitrust”

Redazione  |
giovedì 06 Luglio 2023

Il caro voli improvviso che coinvolge la Sicilia indigna il presidente della Regione Renato Schifani che chiama l'intervento dell'Antitrust.

Il caro voli improvviso che coinvolge la Sicilia indigna il presidente della Regione Renato Schifani che chiama l’intervento dell’Antitrust. L’aumento dei prezzi dei biglietti aerei durante, o in corrispondenza dei periodi in cui si parte di più per turismo e vacanze si verifica ormai puntualmente: Natale, Pasqua e estate. Una speculazione vera e propria.

Oggi il presidente Schifani però ha dichiarato la sua contrarietà a questi movimenti sui prezzi durante la trasmissione televisiva, in onda su Retequattro, “Diario del giorno” e ha detto: “Già a dicembre dello scorso anno in presenza di questo scenario avevo denunciato all’Antitrust il duopolio, il cartello che si era determinato tra Ita e Ryanair. Abbiamo ripetuto la denuncia a Pasqua e ancora attendiamo la risposta dell’Antitrust. Ora in estate lo scenario si ripete. In questa battaglia non mi sento solo, con me ci sono i siciliani e tutti gli italiani che vogliono raggiungere la mia regione. A gennaio e febbraio ho lavorato in silenzio per aumentare la concorrenza e indurre un terzo vettore privato a intervenire sulle tratte Palermo-Roma e Catania-Milano applicando tariffe di 70-80 euro andata e ritorno”.

“Quando si amplia la concorrenza ne beneficia il cittadino. Se altri vettori dovessero intervenire aiuterebbero il livellamento dei prezzi. I monopoli e i duopoli vanno combattuti”.

“Che arrivi la sanzione dell’Antitrust, l’organo istituzionalmente competente a vigilare su questa anomalia di mercato. Applicare le sanzioni come deterrente. Temo, però, che ormai sia un po’ tardi per evitare questo scenario scandaloso e inaccettabile. Stiamo assistendo alla deflagrazione del sistema”.

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