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Fino a 500 euro per tornare in Sicilia con l’aereo, l’Antitrust avvia l’indagine sul caro voli

Scende in campo l’Antitrust per indagare sui “possibili effetti negativi” del caro voli che interessa le rotte di collegamento tra la penisola e la Sicilia, in particolare per i rialzi già evidenti in occasione delle festività natalizie.

Lo ha reso noto l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha avviato un’indagine conoscitiva “sul funzionamento del mercato e sulle condizioni di offerta ai consumatori legati all’uso degli algoritmi di prezzi”. Sempre l’Antitrust approfondirà “le modalità di comunicazione al pubblico dei costi dei biglietti aerei e delle loro diverse componenti”.

Caro voli, la protesta di Schifani

Si tratta di un’azione attesa da giorni dal governatore della Regione Siciliana, Renato Schifani, il quale ha recentemente criticato le strategie al rialzo adottare dai principali vettori che operano sugli aeroporti siciliani. In particolare, in prossimità del Natale, i passeggeri hanno visto crescere in maniera smisurata i costi dei biglietti aerei per il rientro in Sicilia.

Già a partire dal 22 dicembre, infatti, sui portali delle compagnie aeree i prezzi sono lievitati a tal punto da sfiorare i 500 euro per la prenotazione di un singolo tagliando per i voli da Milano e Roma verso le aerostazioni di Palermo e Catania.

Caro voli, il pacchetto della Regione

Per tamponare i rincari dei biglietti aerei, la Regione Siciliana ha presentato nella prima metà di novembre un pacchetto di sconti e riduzioni fino al 50% per alcune categorie di viaggiatori che fanno rientro in Sicilia. La Regione ha specificato che a beneficiare dei tagli saranno gli studenti, i disabili con almeno il 67% di invalidità, i residenti con un Isee inferiore a 9.360 euro.

Non potranno tuttavia avere diritto al rimborso gli anziani over 65, gli atleti agonisti, chi si sposta in aereo per ragioni sanitarie e i dipendenti con sede di lavoro al di fuori della Sicilia. Rimangono fuori dal provvedimento anche i siciliani la cui residenza non risulta comparire all’interno dei confini regionali.

Codacons: “Ascoltato nostro appello”

Esulta il Codacons che nei giorni scorsi aveva sollecitato provvedimenti da parte delle autorità competenti. “Proprio per contrastare il fenomeno del caro-voli durante il periodo natalizio il Codacons chiedeva all’Antitrust di intervenire sull’ennesimo rialzo dei voli aerei a danno di lavoratori e studenti che tornano a casa durante le feste”, sottolinea l’associazione.

“Non possiamo non chiederci che fine abbiano fatto le misure del Governo introdotte col Decreto Asset e che erano finalizzate proprio ad evitare ciò che il Codacons ha registrato, ossia un aumento delle tariffe per i collegamenti con le isole durante un periodo di picco della domanda”, conclude il Codacons.