E’ atteso ormai nelle prossime settimane il via libera – con un decreto interministeriale – ai nuovi fondi per la social card Dedicata a te, la carta acquisti da 460 euro che il governo Meloni ha lanciato lo scorso anno e che aveva rifinanziato con la scorsa legge di bilancio. Ci sono 600 milioni di euro stanziati che devono essere utilizzati, e per farlo serve appunto un decreto del ministero dell’Agricoltura e di quello delle Imprese. Il bonus è rivolto a un gruppo ristretto di famiglie numerose con Isee molto basso che non ricevono alcun altro sostegno economico dallo Stato.
Il governo aveva fatto sapere che l’intervento sarebbe arrivato entro l’estate, e ora l’esecutivo potrebbe sfruttare l’occasione di annunciare il decreto a pochi giorni dalle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Anche in questo caso, comunque, le richieste non potranno partire da subito: servirà qualche settimana per mettere in pratica le indicazioni del governo. Dunque, con tutta probabilità la distribuzione da parte di Poste e Comuni non potrebbe partire prima di luglio, come era avvenuto già lo scorso anno.
La carta Dedicata a te è rivolta a quelle famiglie residenti in Italia che hanno un Isee inferiore ai 15mila euro, e in cui nessuno riceve un’altra misura di sostegno – che sia la Naspi, la cassa integrazione o l’Assegno di inclusione. In più, si dà la priorità ai nuclei familiari numerosi, specialmente chi ha figli al di sotto dei 14 anni. Di fatto, considerando che i soldi a disposizione sono comunque relativamente pochi, questo significa che sono praticamente escluse le persone single e le coppie senza figli, ma potrebbe non rientrare nella platea nemmeno chi ha figli grandi.
La stima del governo è che, con questi criteri e con i fondi stanziati, la carta potrà arrivare complessivamente a circa 1,4 milioni di persone. Per ottenere la card non bisogna presentare una richiesta: è l’Inps che stila l’elenco delle persone che ne hanno diritto, confrontandosi con i Comuni. Sono poi gli stessi Comuni a contattare le famiglie beneficiarie, che possono ritirare la carta all’ufficio postale con i soldi già caricati.
Per quanto riguarda gli acquisti che è possibile effettuare con i soldi, il governo non ha annunciato cambiamenti. Sembra probabile, quindi, che si continuerà a seguire lo stesso elenco diffuso lo scorso anno. Si potranno acquistare carni, latte e derivati, uova, prodotti di panetteria, alimenti per bambini, ortaggi e legumi, per esempio.
Tutto ciò che non è incluso nell’elenco non si potrà comprare con la carta: alcuni esempi sono marmellate e conserve, vari prodotti in scatola, e tutti quei beni che non sono alimentari (per l’igiene, la pulizia della casa, la salute). Nei negozi aderenti, inoltre, gli esercenti potranno scegliere di applicare uno sconto del 15% ai clienti che usano la card. In più, come avvenuto già nella seconda metà dello scorso anno, i soldi si potranno spendere anche in carburanti o in abbonamenti per il trasporto pubblico locale.
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