Economia

Carta del docente ridotta, ecco perché si rischia un taglio dell’incentivo

Ogni anno il Ministero riconosce ai docenti di ruolo (con contratto a tempo indeterminato) la Carta del Docente, che in sostanza prevede un bonus da 500 euro da utilizzare per l’acquisto di beni e servizi legati alla formazione professionale. Da questo incentivo risultano esclusi i docenti precari che ottengono un contratto al 30 giugno, al 31 agosto o per supplenze brevi e saltuarie da Graduatorie di Istituto.

Il rischio di cui si è parlato ultimamente è legato proprio alla possibilità che questa carta possa non essere rinnovata. Allo stato attuale la Carta del Docente è scaduta il 31 agosto 2024 e per il prossimo anno c’è il rischio di una riduzione.

Carta del docente ridotta, ecco perché

La Carta del Docente sarebbe a rischio riduzione a causa dei fondi stanziati dal ministero. Il bonus 500 euro potrebbe subire un taglio di 80 euro passando di fatto a 420 euro. I fondi destinati alla Carta del Docente a partire dal 2027 dovrebbero essere utilizzati per la Scuola di Alta formazione e per pagare i tutor dei corsi abilitanti. A stabilire la riduzione del fondo per la Carta del Docente è il Dl 36/2022 che all’articolo 44 in riferimento alle attività di tutoraggio sancisce, tra le altre cose, che il finanziamento di 19 milioni di euro per l’anno 2024 e 50 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025 avverrà “mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 123, della legge 13 luglio 2015, n. 107.” La stessa riduzione è prevista per finanziare la Scuola di Alta formazione.

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