Consumo

Carta di identità elettronica, non solo un documento di riconoscimento

PALERMO – Non solo un documento di verifica dell’identità, la Carta di identità elettronica (Cie) è anche quello strumento che permette la fruizione di servizi ad accesso veloce, come badge identificativi per il controllo accessi e presenze o anche per abbonamenti elettronici, e rappresenta la chiave di accesso a molti servizi online. Nel dettaglio, con lettori contactless e con la maggior parte dei tablet o smartphone dotati di interfaccia Nfc (Near field communication, ovvero la tecnologia di ricetrasmissione senza fili) si ha la possibilità di accedere ai servizi digitali erogati dalle pubbliche amministrazioni, come ad esempio quelli offerti dal proprio Comune, tramite un meccanismo riconosciuto a livello europeo. Tutto ciò in osservanza dell’articolo 64 del Cad (Codice dell’amministrazione digitale).

Ma non solo: infatti, la Cie permette anche di effettuare procedure di registrazione o check-in (strutture alberghiere, operatori telefonici, istituti e operatori finanziari) in maniera facile e sicura; accedere ai mezzi di trasporto (autobus, tram, tornelli della metro, car e bike sharing) sostituendo titoli di viaggio e abbonamenti e accedere a eventi (musei, manifestazioni sportive, concerti) in sostituzione dei biglietti.

Inoltre, a partire dallo scorso mese di gennaio, i possessori della Cie avranno la possibilità di effettuare il login al portale Inps, solo tramite l’utilizzo della carta di identità elettronica.

Per richiedere la Cie, istituita con circolare 11/2016 del ministero dell’Interno, il cittadino deve esibire all’operatore comunale un altro documento in corso di validità, deve altresì consegnare il numero della ricevuta di pagamento della Carta e una fotografia. Il costo è pari a 16,79 euro, esclusi i diritti fissi e di segreteria. La sua durata varia a seconda dell’età del richiedente: in particolare, sarà pari a tre anni per i minori di età inferiore a 3 anni, a cinque anni per i minori di età compresa tra 3 e 18 anni e a dieci anni per i maggiorenni.

Un’importante novità che si dovrebbe concretizzare entro l’anno è quella annunciata ad inizio febbraio dal sottosegretario all’economia Alessio Villarosa, secondo cui la Cie diventerà un unico documento che andrà a sostituire anche codice fiscale e tessera sanitaria. “La norma è già pronta e depositata – affermava Villarosa – contiamo di approvarla subito. Ci sono stati dei rallentamenti dovuti all’interlocuzione con il ministero dell’Innovazione”. Infatti, di concerto proprio con il ministro Paola Pisano, si lavora su una soluzione che superi il rischio di accavallamento tra Spid e Cie.