Anche per l’anno scolastico si rinnova il bonus insegnanti di 500 euro, introdotto per favorire la formazione e l’aggiornamento professionale degli insegnanti. La piattaforma telematica da cui è possibile generare i buoni spesa sarà nuovamente accessibile a partire da lunedì 14 ottobre alle ore 14, data in cui di fatto scatta il pagamento dei 500 euro che anche quest’anno spetterà solamente agli insegnanti di ruolo.
Carta del docente, entro quando spendere i soldi
Un volta ottenuta, la Carta del Docente vale 2 anni e i 500 euro devono essere spesi entro il 31 agosto prossimo. Di seguito le scadenze previste per usare l’importo:
- per la carta docenti 2023/2024 è il 31 agosto 2025;
- per la carta docenti 2024/2025 è il 31 agosto 2026.
Nello specifico la Carta del docente spetta:
- ai professori di ruolo a tempo indeterminato delle istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale,
- inclusi i docenti in periodo di formazione e prova, coloro che sono stati dichiarati inidonei per motivi di salute di cui al d.lgs. n. 297 del 1994 e successive modificazioni, come pure i docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati, i docenti nelle scuole all’estero, delle scuole militari.
Carta del docente, come possono essere spesi i soldi
La Carta può essere sfruttata per pagare o avere accesso:
- All’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, effettuati da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione e del Merito;
- All’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, oppure a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
- A libri, testi anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
- A prodotti hardware e software;
- A titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
- A titoli per per poter aver accesso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
- Ad iniziative coerenti con le attività individuate nel quadro del Piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui si trova traccia nella citata legge n. 107 del 2015(Buona Scuola).
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