Le abbiamo viste e riviste, spesso quasi senza farci troppo caso e senza domandarci perché, per come e che cosa siano. Si tratta di piccole fortezze, che hanno il nome comune di bunker, ossia costruzioni in cemento armato, per lo più a cupola e con delle piccole feritoie da cui fuoriuscivano le canne dei fucili e delle pistole dei soldati. Sono chiamate anche “Casematte” e vennero progettate e realizzate durante la seconda Guerra mondiale, con l’obiettivo di contrastare l’avanzata delle forze alleate sull’Isola, nella loro campagna di liberazione.
Disseminate a migliaia in Sicilia, fanno oramai parte del territorio e vengono oggi considerate veri e propri beni culturali. Sono una testimonianza storica, militare e umana in quanto spesso in alcune sono state pervenute persino delle scritte o meglio delle incisioni sui muri che riportano date e nomi dei soldati che le occupavano.
La tendenza oggi è quella di valorizzare e riscoprire queste particolari quanto caratteristiche costruzioni, anche se di effettiva proprietà militare. Addirittura da qualche anno è stato persino avviato un censimento per la mappatura di questi siti e anche un processo per esaltare il loro interesse a livello turistico. Si tratta di turismo storico-militare in cui la Sicilia non avrebbe nulla da invidiare persino alla Normandia, che resta però al primo posto per il suo Museo a cielo aperto sulla seconda Guerra mondiale.
Tornando alle “Casematte”, ne esistono persino con forme di abside bizantina, così fatte per ingannare il nemico, come per esempio a Carini. A realizzare le suddette strutture furono i militari del Genio del Regio Esercito, militari esperti e specializzati con una precisa e dettagliata conoscenza del territorio che le edificavano tenendo fortemente conto delle esigenze del luogo in cui venivano realizzate.
Purtroppo, la Regione stenta ancora a riconoscere il processo di riqualificazione di tali manufatti, quindi i progetti volti al loro recupero restano davvero pochi, così come le risorse a essi destinati. Eppure potrebbe essere un’ottima e diversa fonte di sviluppo per il turismo: una risorsa di cui la nostra Isola non può fare a meno.
Da Milazzo a Palermo, da Modica a Gela, da Agrigento a Catania, le “Casematte” appaiono timide sulle coste, mimetizzate dalla loro architettura, tra le colline e le scogliere, ancora a testimonianza indiscussa del valore strategico e del peso militare che ha avuto, ha e sempre avrà la nostra meravigliosa Isola.