Cronaca

Caso Cospito, la lettera dal carcere: “Pronto a morire per dimostrare cos’è il 41bis”

Dopo il respingimento del ricorso da parte della Cassazione, torna a farsi sentire Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da settimane contro il regime di carcere duro a cui è sottoposto in prigione.

Cospito ha scritto una lettera dal carcere di Opera, dicendosi pronto ad arrivare persino alla morte “per far vedere a tutti cosa sia il 41bis”.

La lettera di Alfredo Cospito dal carcere di Opera

Sono pronto a morire per far conoscere al mondo cosa è veramente il 41 bis. Settecentocinquanta persone lo subiscono senza fiatare – le parole di Alfredo Cospito, dimagrito di 50 kg in 133 giorni di digiuno – Il più grande insulto per un anarchico è quello di essere accusato di dare o ricevere ordini. Quando ero al regime di alta sorveglianza avevo comunque la censura e non ho mai spedito pizzini ma articoli per riviste anarchiche, mi era permesso di leggere quello che volevo, di evolvere”.

La Difesa: “Pronti a ricorrere alla Corte Europea dei Diritti Umani”

Il legale dell’anarchico, intanto, ha annunciato il ricorso alla Corte europea dei diritti umani: “È una strada da intraprendere doverosamente. Stiamo analizzando la possibilità di richiedere un provvedimento di urgenza”, ha annunciato l’avvocato Flavio Rossi Albertini durante una conferenza stampa in Senato a cui ha partecipato anche il professor Luigi Manconi.