Caso Cospito, la lettera dal carcere: "Pronto a morire per dimostrare cos'è il 41bis"

Caso Cospito, la lettera dal carcere: “Pronto a morire per dimostrare cos’è il 41bis”

Daniele D'Alessandro

Caso Cospito, la lettera dal carcere: “Pronto a morire per dimostrare cos’è il 41bis”

Redazione  |
mercoledì 01 Marzo 2023

Alfredo Cospito in una lettera dal carcere ha annunciato di voler andare fino in fondo con la protesta contro il 41bis

Dopo il respingimento del ricorso da parte della Cassazione, torna a farsi sentire Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da settimane contro il regime di carcere duro a cui è sottoposto in prigione.

Cospito ha scritto una lettera dal carcere di Opera, dicendosi pronto ad arrivare persino alla morte “per far vedere a tutti cosa sia il 41bis”.

La lettera di Alfredo Cospito dal carcere di Opera

Sono pronto a morire per far conoscere al mondo cosa è veramente il 41 bis. Settecentocinquanta persone lo subiscono senza fiatare – le parole di Alfredo Cospito, dimagrito di 50 kg in 133 giorni di digiuno – Il più grande insulto per un anarchico è quello di essere accusato di dare o ricevere ordini. Quando ero al regime di alta sorveglianza avevo comunque la censura e non ho mai spedito pizzini ma articoli per riviste anarchiche, mi era permesso di leggere quello che volevo, di evolvere”.

La Difesa: “Pronti a ricorrere alla Corte Europea dei Diritti Umani”

Il legale dell’anarchico, intanto, ha annunciato il ricorso alla Corte europea dei diritti umani: “È una strada da intraprendere doverosamente. Stiamo analizzando la possibilità di richiedere un provvedimento di urgenza”, ha annunciato l’avvocato Flavio Rossi Albertini durante una conferenza stampa in Senato a cui ha partecipato anche il professor Luigi Manconi.

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