Fatti

Caso Morisi, Salvini, “Pensavo di vivere in un Paese libero”

Dopo lo scandalo che ha coinvolto Luca Morisi, giornali e social pullulano di polemiche. Perché l’atteggiamento di “comprensione” riservato da Matteo Salvini nei confronti del social media manager pare essere molto diverso da quello riservato dallo stesso in circostanze similari o addirittura meno gravi che coinvolgevano altre persone, come avversari politici e immigrati. Sono ben note, infatti, le sue considerazioni sui Gay Pride, sul consumo e sullo spaccio di sostanze stupefacenti. Il leader del Carroccio, tuttavia, si stupisce di quanto stia accadendo.

“Leggo su qualche giornale che Luca Morisi”, indagato per droga, “è anche accusato di essere omosessuale: non sapevo che l’omosessualità di un leghista fosse reato, anzi pensavo di vivere in un Paese libero dove uno può essere omosessuale, eterosessuale, transessuale senza finire sul giornale”. Lo ha affermato il segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite di ‘Mattino 5’ su Canale 5.

“Finché campo, da papà – ha poi continuato Salvini -, combatterò lo spaccio di droga sempre e ovunque, gli spacciatori di droga sono venditori di morte e vanno messi in galera, i consumatori fanno del male a loro stessi e vanno aiutati a smetterla di farsi del male. Chi propone di vendere e coltivare la droga in casa è un folle, la droga è morte, non ci sono droghe buone”.