Catania

Catania, ai Benedettini convegno nazionale sulla legge urbanistica

La legge urbanistica fondamentale ha ormai ottant’anni e il suo impianto, nonostante i tanti rimaneggiamenti introdotti nel lungo periodo trascorso dalla sua approvazione, tradisce una visione centralistica dello Stato e un’interpretazione dei problemi del territorio e della città, con cui dovrebbe misurarsi, che non è più possibile condividere.

Le indifferibili questioni ecologiche e climatiche per le nostre città e i territori più vasti in cui esse si articolano nel futuro stesso del Paese assumono oggi un ruolo di primo piano.

Le tre grandi crisi di questo tempo: il crollo finanziario, l’emergenza climatica e la pandemia diCovid-19 sono l’esito di una progressiva dissoluzione dei valori fondanti in nome di un unico valore: quello del profitto ad ogni costo. Viceversa, la sostenibilità, la resilienza, l’equità, la solidarietà, la dimensione ecologica devono assumere una posizione dominate su quella finanziaria e devono guidare le trasformazioni urbane e territoriali.

Tuttavia, poiché il governo del territorio è materia di legislazione concorrente, sin dalla devoluzione dei poteri alle Regioni negli anni Settanta del secolo scorso, la L. 1150 del 1942,dove questi valori fondanti sono del tutto assenti, è ancora un architrave del nostro ordinamento.

Il recente Dossier pubblicato dal “Sole24Ore” – a cura di CeNSU, INU e SIU – ha evidenziato il proliferare di norme e strumenti settoriali, l’ampliamento e la confusione del lessico urbanistico, la disarticolazione delle conoscenze e dei riferimenti normativi e, soprattutto, la rinuncia ad elaborare una lettura aggiornata delle trasformazioni socio-economiche e insediative avvenute nel Paese.

Il convegno di Catania, ospitato dal Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura, grazie alla partecipazione di molti fra i più importanti urbanisti italiani, nel presentare i risultati del lavoro della commissione speciale CeNSU, INU e SIU che patrocinano l’iniziativa, è volto a condividere le riflessioni maturate con gli organismi professionali e con le più autorevoli associazioni di settore per sollecitare l’urgenza a delineare una nuova legge nazionale di principi che possa contribuire con adeguati strumenti a coniugare la ricerca del profitto alla promozione del bene collettivo.

A partire dalle criticità e dai punti di forza delle diverse generazioni di leggi regionali evidenziati in questo corposo studio del CeNSU, INU e SIU, il Convegno si prefigge di individuare una prima selezione dei principi fondamentali cui ispirare una nuova legge sul governo del territorio. Si tratta di proposte che, una volta condivise, potranno confluire in un articolato di legge di principi fondamentali unitario e coerente.

I lavori occupano due giornate, ecco il programma

La prima, venerdì 22 ottobre, aperta dai saluti del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania Francesco Priolo e dal Sindaco della Città Metropolitana di Catania Salvo Pogliese, che hanno offerto all’evento la straordinaria cornice del Monastero dei Benedettini, si articola in tre dense sessioni.

Gli esiti di questi lavori alimenteranno la discussione della tavola rotonda di sabato 23 ottobre che sarà aperta con l’intervento del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini e alla parteciperanno i presidenti del CeNSU Paolo La Greca, dell’INU Michele Talia, della SIUMaurizio Tira, del Consiglio Nazionale Ingeneri Armando Zambrano, del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Franco Miceli; di Urban@it NicolaMartinelli, il vicepresidente dell’Ance Filippo delle Piane e a cui è stato invitato il Presidente dell’Anci Antonio Decaro.