CATANIA – In piazza Santa Maria di Gesù, a pochi metri da quello esistente da anni in via Cifali, aprirà l’ennesimo supermercato autorizzato dal Comune di Catania. Il provvedimento è stato rilasciato dalla direzione Sviluppo attività produttive il 9 ottobre e interessa una media struttura di vendita alimentare e non alimentare che si estende dal civico 2 al civico 12 di una delle piazze più note e trafficate del centro etneo.
Mille metri quadrati, dei quali 845 destinati ad area alimentare. Sono i pochi dati che sono stati resi noti del progetto presentato a novembre dello scorso anno dalla società etnea Dream Food srl. L’impresa, che ha sede in via Cimarosa, è controllata per oltre il 97 per cento dalla Ma.Ste.R4, di proprietà di Eleonora Cardillo. La donna è sposata con Massimiliano Longo, professionista etneo che qualche anno fa, prima di essere prosciolto da ogni accusa, era finito sotto la lente della procura guidata all’epoca da Carmelo Zuccaro. Il nome di Longo, che di mestiere fa il commercialista, compariva tra gli indagati di un’indagine della Guardia di finanza su un presunto sistema che avrebbe consentito a una serie di società la compensazione di debiti con l’Erario usufruendo di crediti creati in maniera artificiosa. All’epoca dei fatti – era la primavera del 2021 – gli inquirenti avevano individuato in Longo il soggetto che procacciava i potenziali clienti. Nelle carte dell’inchiesta, che aveva portato anche a un sequestro di beni, compariva anche il nome della Ma.Ste.R4, come titolare di parte delle quote della società su cui i profitti illeciti sarebbero finiti. “Si tratta di una storia ampiamente chiarita e che ha portato all’unico epilogo possibile, ovvero la richiesta di proscioglimento del mio assistito, formulata dalla procura e poi accolta dal giudice per le indagini preliminari. Una vicenda che ha soltanto danneggiato il mio assistito”, dichiara al Quotidiano di Sicilia il legale di Longo, l’avvocato Carmelo Galati.
A piazza Santa Maria di Gesù, intanto, i lavori sono già iniziati. A lavorare nel cantiere è la ditta catanese Cierre, dell’imprenditore Claudio Rossitti. Nel provvedimento firmato dal direttore del Suap, Pietro Belfiore, e dalla funzionaria Patrizia Arcerito non si fa cenno ai tempi entro cui le opere dovranno essere completate e, di conseguenza, il supermercato aprirà i battenti. Probabile invece che l’apertura susciti nuove polemiche in città per l’elevato numero di punti vendita destinati alla grande distribuzione organizzata.
Il Quotidiano di Sicilia, nei mesi scorsi, si è più volte interessato alla questione. Un tema che tira in ballo l’idea di città portata avanti dalle amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni a Palazzo degli Elefanti, ma che dal punto di vista tecnico richiama anche l’esigenza di lavorare alla pianificazione del futuro del capoluogo etneo, in termini urbanistici e commerciali.
A febbraio scorso, in occasione di un approfondimento sull’apertura di un supermercato in corso Italia, l’assessore Giuseppe Gelsomino aveva dichiarato che “quello della pianificazione non è un tema che intendiamo sottovalutare, ma bisogna farlo con gli strumenti adeguati e il principale di questi si chiama piano commerciale; finché non ne avremo uno nuovo – aveva detto l’esponente della giunta Trantino – mancheranno gli strumenti per razionalizzare la proposta di attività commerciali, comprese la grande distribuzione”.
Otto mesi dopo, Gelsomino sottolinea sempre al Quotidiano di Sicilia come qualche passo avanti sia stato fatto: “A inizio mese in giunta abbiamo approvato l’atto di indirizzo del Piano urbanistico generale. Si tratta di un passaggio fondamentale per definire le line guida che dovranno essere seguite per la futura pianificazione urbanistica e contiene la visione e le strategie di sviluppo che l’amministrazione Trantino immagina per la città”.
Articolato in due tomi, il documento è stato ribattezzato “Catania 2030”. Un traguardo che non sembra poi così lontano, specialmente se si considerano gli adempimenti che dovranno essere affrontati prima di arrivare al varo del Pug. Nel frattempo, c’è da chiedersi per allora quanti altri supermercati sorgeranno per le vie della città sfidando apparentemente anche le leggi della domanda e dell’offerta.