CATANIA – Ditta sostituita. È quanto ha deciso l’Anas che, dopo alcune sollecitazioni da parte dell’assessorato regionale alle infrastrutture, ha dato il benservito all’azienda vincitrice della gara per eseguire i lavori nello snodo viario di Bicocca, lungo la Tangenziale ovest di Catania.
La richiesta era già stata avanzata proprio da Marco Falcone, assessore alle infrastrutture della governo guidato dal presidente Nello Musumeci, che già l’anno scorso aveva perso le staffe nei confronti dell’impresa per via dei ritardi accumulati. “Un lavoro che andava fatto in quattro/sei mesi si trascina stancamente da un anno e mezzo – diceva Falcone lo scorso mese di ottobre – comportando difficoltà al traffico già consistente lungo la tangenziale di Catania, deviazioni e tempi lunghi per gli automobilisti in direzione dell’Aeroporto Fontanarossa. L’impresa che deve realizzare la rotatoria di raccordo per l’Asse dei servizi, a Bicocca, faccia ripartire subito il cantiere, oppure lasci l’opera” – aveva continuato l’assessore che, oggi, conferma quanto fatto dall’Anas.
“L’Anas ha dovuto rescindere il contratto con l’impresa che stava eseguendo l’appalto – afferma Falcone. I lavori saranno completati da un altro soggetto. Dal punto di vista delle nostre possibilità e competenze – precisa ancora – abbiamo esercitato un’azione di vigilanza costante che proseguirà fino a quando il nuovo svincolo non sarà completo”.
L’opera è stata avviata nel gennaio del 2020 per poi subire uno stop legato alla pandemia e numerosi rallentamenti che di fatto hanno portato il cantiere a non essere ancora chiuso. Ma la volontà dell’assessorato regionale espressa all’Anas è quella di completare l’opera entro l’anno. “L’obiettivo che abbiamo posto ad Anas – ribadisce l’esponente del governo regionale – deve essere la consegna dell’opera entro il 2021”.
Lo svincolo Bicocca è uno snodo viario fondamentale per la viabilità non solo della città di Catania ma di una vasta area, considerando che è da qui che si raggiungono l’aeroporto e i mercati agroalimentari di Sicilia. I lavori si sono resi necessari perché lo svincolo precedente andava messo in sicurezza: chi proveniva da Catania, ad esempio, era costretto a tagliare la carreggiata per poter raggiungere la rampa per imboccare la tangenziale in direzione Siracusa e questo aveva comportato non pochi incidenti”.