CATANIA – Un luogo molto caro ai catanesi, di cui si attende la rinascita dopo la confisca alla mafia. L’Empire, un tempo frequentata discoteca dei pomeriggi e delle notti etnee, in attesa di essere assegnato, ieri ha riaperto i battenti per un’occasione particolare: “un’assemblea aperta per discutere insieme di beni confiscati e del riuso dell’Empire. Per fare in modo che resti aperto sempre”. È quanto scrive Matteo Iannitti, rappresentante del comitato territoriale dell’Arci e attivista cittadino, ricordando l’appuntamento e gli altri organizzati in quel luogo simbolo in occasione dell’anniversario dell’omicidio di Giuseppe Fava, che ricorre il 5 gennaio.
“È sicuramente uno dei beni immobili più di valore mai confiscati alla mafia e consegnati al Comune – aggiunge. Tolto, dopo tanti anni di processi, al controllo del clan mafioso Pillera Puntina e ai faccendieri ad esso legati. Adesso, l’ex discoteca, totalmente funzionante, in perfette condizioni, da alcuni anni è abbandonata, inutilizzata, a rischio di deterioramento o, peggio ancora, di saccheggio. La sfida su cosa farne riguarda tutta la città”.
Iannitti ringrazia le associazioni e i movimenti impegnati nell’iniziativa, i Siciliani e l’Arci, e l’assessora ai beni confiscati Viviana Lombardo che ha contribuito a fare i modo che gli uffici della direzione Patrimonio concedessero il bene, seppur per un giorno, coinvolgendo anche la Multiservizi per gli allacci. Ed è proprio la rappresentante della giunta Trantino che fa il punto sul futuro del bene che dovrebbe diventare casa della Musica.
“Al momento è vuoto – afferma Lombardo -. Ci è stata fatta richiesta del luogo per un incontro sull’antimafia, in ricordo di Giuseppe Fava. Ne ho parlato con il sindaco e ci è sembrata un’occasione per poterlo concedere, previa istanza al Patrimonio del Comune, ed è stato autorizzato il singolo evento”.
Già, perché oggi l’Empire è nuovamente chiuso in attesa di un’assegnazione definitiva. “È stato assegnato al Comune di Catania alla fine della scorsa consiliatura – ricostruisce l’assessora. Lo abbiamo preso in carico poco tempo prima che il sindaco Pogliese si dimettesse e che decadesse tutta la Giunta. Nel decreto di trasferimento con cui l’agenzia nazionale ha trasferito il bene, viene orientativamente indicato l’utilizzo come Casa della Musica. Pertanto, cinque mesi fa, una volta insediatici, abbiamo preso in mano la situazione”.
Un lavoro non semplice, considerato il lungo stop nel periodo del commissariamento. “Abbiamo fatto una manifestazione di interesse per capire se in città c’è un’associazione, un’ente o una rete di soggetti che possa gestire questo immobile, per capire se la strada tracciata dall’Agenzia per il futuro del bene possa essere percorribile. Un concorso di idee potrebbe essere la soluzione. Intanto, però, l’Empire ha riaperto, seppur per poco. “È un segnale di apertura” – conclude Lombardo. In attesa che il concorso di idee dia qualche risultato.