Catania

Il Catania segna, ma poi si addormenta e la Cavese pareggia: 1-1 al Massimino. Le pagelle

Due punti gettati al vento. È questa la sensazione dei tifosi rossazzurri dopo l’1-1 casalingo del Catania sulla Cavese. Dopo un primo tempo ben giocato e chiuso in vantaggio con il rigore segnato da Stoppa al 26’, gli etnei approcciano la ripresa con eccessiva tranquillità e subiscono il pari di Fella ad un quarto d’ora dalla fine. Inglese e soprattutto Sturaro nel finale sfiorano il nuovo sorpasso, ma al Massimino finisce 1-1. Tra i fischi.

Stoppa l’uomo più in forma

Il Catania parte con l’attitudine chiara di chi vuol far sua l’intera posta in gioco. Raimo si rende subito protagonista di una bella incursione in area, poi ciabatta la conclusione, mentre Stoppa è pericoloso nel suo lavoro tra le linee. Proprio il numero 21 rossazzurro, al 26’, gestisce una palla vagante in area e subisce fallo in area da Rizzo: Allegretta di Molfetta comanda il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta lo stesso Stoppa, che non sbaglia: 1-0 Catania e primo centro al Massimino per l’ex Catanzaro. Catania in gestione che rischia solo in una circostanza: retropassaggio troppo leggero di Jimenez, Sorrentino calcia alto (controllato da Castellini). Catania nel finale di frazione pericoloso con D’Andrea (colpo di testa) e ancora Stoppa, all’intervallo si va sull’1-0.

Fella castiga il Catania

Inizio ripresa di pura gestione per il Catania, che sembra non mostrare la cattiveria necessaria per chiudere la gara e approccia il secondo tempo con troppa tranquillità. I minuti si trascinano senza che accada granché, ma al 75’ ecco l’episodio chiave della partita: sulla punizione dalla destra, il neo entrato Fella di testa trafigge a pochi passi l’incolpevole Bethers. Il Catania, subito il pari, si riversa in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio. Lo sfiora con Inglese che di testa, su cross di Anastasio, mette il pallone di pochissimo fuori. Nel finale, gli etnei hanno una colossale opportunità di vincere la gara: sulla punizione di Anastasio e la conseguente sponda di Montalto, Sturaro si divora letteralmente quella che sarebbe stata una facile deviazione vincente di testa. Finisce 1-1, ma per il Catania sembra più una sconfitta.

Le pagelle

Bethers 6 – Incolpevole sul gol di Fella, che lo trafigge a poca distanza. Gestisce con relativa tranquillità le altre situazioni.

Castellini 6 – Sorrentino è un cliente non semplice, ma il capitano tiene alto il suo livello di concentrazione. Manca un po’ nella spinta da braccetto.

Di Gennaro 5 – Svetta su tutti i palloni alti e si disimpegna con grande eleganza nel primo tempo, ma prestazione macchiata in maniera importante nella ripresa quando si lascia sorprendere da Fella che di testa fa 1-1. Sbavatura che, unita all’atteggiamento generale della squadra, costa due punti.

Anastasio 6 – Conferma di essere una garanzia nel ruolo di braccetto. Attento in marcatura e sui palloni alti, quando si sgancia ha l’opportunità di crossare bene con il suo mancino educato. Nella ripresa prima serve un gran pallone a Inglese (che non inquadra la porta), poi calcia lui la punizione che porta alla grande occasione di Sturaro.

Carpani 5.5 – Il ruolo di laterale destro non è il più congeniale alle sue caratteristiche, lui risponde con disponibilità e spirito di sacrificio. Non a suo agio e si vede. Dal 71’ Sturaro 5 – Al rientro dopo due mesi ai box e già questa è una buona notizia. Rileva Stoppa nella sua posizione cercando di agire tra le linee con intelligenza. Spreca in maniera incredibile l’occasione che avrebbe riportato il Catania avanti.

Verna 5.5 – Discreta circolazione del pallone, con qualità e tempi giusti. Manca nel forcing finale della ripresa.

Jimenez 6 – Un piacere vederlo toccare il pallone, gestisce i possessi sempre con tranquillità. Rischia troppo con un retropassaggio di testa che favorisce Sorrentino e qualche altro suggerimento in cui pecca di eccessiva confidenza. Deve crescere.

Raimo 6 – È tra i più attivi. Parte forte con una bella incursione sulla sinistra (poi calcia male), più in generale è sempre mobile e pronto nell’uno contro uno e nei cross. Dall’81’ Quaini 6 – Entra per consentire ad Anastasio di ritornare a giocare sulla fascia di sinistra. 

Stoppa 7 – È il rossazzurro più determinante del momento. Prima si guadagna il calcio di rigore subendo il contatto falloso da Rizzo, poi trasforma dal dischetto spiazzando Boffelli. Il suo gioco tra le linee è sempre particolarmente prezioso e con Jimenez sempre parlare la stessa lingua calcistica. Uomo in più. Dal 72’ Guglielmotti 5.5 – Si vede poco, specie quando il Catania avrebbe bisogno di riportarsi in avanti nel punteggio.

D’Andrea 6 – Sgusciante e caparbio, si danna l’anima alla ricerca del suo primo gol al Massimino. Lo sfiora nel primo tempo con un colpo di testa bloccato dal portiere, utile sulle seconde palle e tra le linee (entra nell’azione che porta al rigore trasformato da Stoppa). Dall’81’ Montalto 5.5 – Aveva fatto l’assist per vincere la partita: la sua sponda sprecata da Sturaro nel finale.

Inglese 5.5 – Sempre elegante e tecnico nei movimenti. Gestisce e pulisce un’infinità di palloni con qualità, ma poteva certamente fare meglio nel finale: sul cross di Anastasio, uno come lui di testa deve fare gol.

Toscano 5 – Conferma l’undici iniziale visto ad Avellino, il Catania risponde con un ottimo primo tempo a livello di intensità. Tuttavia, ancora una volta gli etnei sembrano spegnere la luce per un tempo: stavolta, anziché il primo è il secondo che costa caro. Poi, ci sono state le occasioni per riportarsi in vantaggio, ma è difficile vincere se non si è continui nei novanta minuti. Su questo, il mister ha ancora tanto da lavorare.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI