Per la Festa di Tutti i Santi il Cimitero di Catania ha visto un grande afflusso di pubblico, in virtù prima di tutto del giorno di vacanza concesso alla maggior parte dei catanesi, ma anche grazie alla giornata con un clima con temperature oltre i 20 gradi, per l’inizio di novembre.
Dopo aver documentato nei giorni scorsi le condizioni nelle quali versa il camposanto del capoluogo etneo, proprio in occasione dell’1 novembre siamo andati a fare un giro all’interno della struttura per vedere cosa ne pensano i catanesi.
Riguardo a quest’ultimo aspetto abbiamo potuto constatare come esso sia stato apprezzato anche grazie alla presenza della circolare 602 interna al Cimitero, attiva tutti i giorni e che permette di raggiungere tutte le parti del Cimitero gratuitamente.
Intervistato il presidente dell’Amts, Giacomo Bellavia, che spiega come a corredo di tutto questo vi siano un servizio per diversamente abili con tre navette e una biglietteria “mobile” all’entrata di via Acquicella, ai cosiddetti “Tre Cancelli”.
Spostando la nostra attenzione sull’aspetto del decoro del Cimitero, è lo stato dei bagni pubblici sia la una delle criticità maggiormente riscontrate dai cittadini in queste ore, assieme alle condizioni in cui versano diverse tombe.
oltre alle condizioni critiche in cui versa il cimitero, altre persone hanno parlato anche di furti dei fiori lasciati nelle tombe.
Giuliano, un giovane che si trovava nella parte sud del Cimitero, ha detto riguardo alle tombe distrutte (nella foto): “Ci vuole un minimo di rispetto nei confronti dei defunti, ma anche un po’ di ordine per la città e per questa parte che è molto affollata, soprattutto in questi giorni, oltre che nel resto dell’anno”.
Infine, sotto l’aspetto della sicurezza l’azione della Protezione Civile e del 118 si sta dimostrando molto capillare e di questo ne parla il responsabile della Protezione Civile del Comune di Catania, Marco Romano, che nel video sottolinea come l’assistenza alla popolazione per l’accesso e per il deflusso sia costante in questi due giorni, ma anche come purtroppo qualche criticità non sia mancata.
Giuliano Spina