Passi avanti per la realizzazione della Cittadella giudiziaria. Ci sono infatti importanti novità in relazione alla realizzazione dell’edificio che sorgerà in viale Africa, al posto dell’ex Palazzo delle poste, demolito due anni fa. E che dovrà ospitare parte degli uffici giudiziari di Catania, da tempo insufficienti, così come fatiscenti. Di recente è andata in scena la protesta del Consiglio dell’Ordine degli avvocati per le condizioni di alcuni locali privi di condizionatori d’aria in una città dove i 40 gradi si raggiungono spesso e per tanti mesi.
Procede dunque l’iter per definire il progetto che poi dovrà essere messo a bando la cui “regia” è affidata alla Regione siciliana il cui presidente, Nello Musumeci, appena un anno fa, ne evidenziava i pregi, parlando di “una grande opera. Con il presidente Meliadò e assieme a tutta la magistratura catanese, e grazie al lavoro dell’assessore Falcone – diceva nel luglio 2020 – abbiamo accelerato i tempi, con l’ambizione che la Regione possa inaugurare la Cittadella giudiziaria nel 2023”.
In commissione regionale Lavori pubblici è stato, infatti, approvato il progetto definitivo di quella che sarà la nuova Cittadella giudiziaria di Catania, scelto dopo la selezione di ben 85 progetti che hanno partecipato al concorso di idee indetto dalla Regione siciliana per realizzare una struttura che potesse valorizzare il fronte mare, liberato con l’abbattimento dell’ex palazzo delle poste.
“Quest’opera di valenza storica per Catania – aveva sottolineato l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – serve a consegnare all’amministrazione giudiziaria la sede che merita, con i giusti spazi e una visione all’avanguardia, ma anche a mettere in campo una concreta riqualificazione di uno spazio fondamentale della città, sul lungomare che viene rivalutato e consegnato ai cittadini. In questo senso, con l’impegno di Dipartimento Tecnico e Genio civile etneo, siamo partiti dal concorso di progettazione per attingere all’ingegno di professionisti e giovani. Questo ha portato alla scelta di un progetto moderno e di valenza internazionale, un’operazione dal valore complessivo di 40 milioni di euro tra demolizione e ricostruzione”.
Il progetto selezionato, come si legge su La Sicilia, è stato elaborato da Modostudio di Roma in collaborazione con altri studi: la nuova Cittadella giudiziaria avrà cinque piani fuori terra e due interrati, con un grandissimo parcheggio. Ma soprattutto sarà dotato di terrazza e affacci sul mare proprio per rappresentare un link con il Waterfront, piuttosto che una barriera.
Il progetto esecutivo dovrebbe essere consegnato entro il 14 agosto: a quel punto, una volta approvato, si partirà con l’indizione del bando per la realizzazione della Cittadella della giustizia che, se tutto dovesse andare secondo i piani, potrebbe essere pronta già nel 2023.
Resta, però, il malumore dei tanti che avevano osteggiato il progetto, chiedendo la restituzione dell’affaccio sul mare di quell’area del viale Africa. Catania bene Comune, ad esempio, insieme alla Cgil e al Movimento 5 Stelle. Quest’ultimo ha anche presentato un ricorso al Tar contro l’iter seguito dalla Regione per l’abbattimento.
Una posizione contraria che i pentastellati mantengono: “Restiamo contrari alla realizzazione di questo edificio e non per principio, ma perché non ci convince né il percorso burocratico per abbattimento e ricostruzione, né quella che è la scelta urbanistica e di viabilità”, sottolinea l’esponente del M5S in Consiglio comunale, Graziano Bonaccorsi.