Catania

Catania, collettore fognario, lavori avanti a singhiozzo

CATANIA – L’attesa oltre l’attesa. Sembra ancora lontana, di certo a oggi indefinita, la fine dei lavori per la realizzazione di quella condotta fognaria che dovrà salvare il nostro mare dagli scarichi fognari. Il progetto c’è, ma anche gli intoppi, uno dietro l’altro.

I reflui attraverseranno i territori in un tragitto sotterraneo fino ad arrivare al depuratore di Pantano D’Arci, ma chissà quando si potrà dire: “Finalmente ci siamo”. La storia è vecchia quanto l’infrazione che da anni costa alla Regione siciliana e, a cascata, ai comuni interessati, circa mille euro al giorno.

Il progetto risale a tre anni fa e sulla carta ne sarebbero dovuti bastare due per tramutarlo in realtà. Ne sono, invece, passati tre e non si vede ancora la “luce” in fondo al cantiere. O meglio ai cantieri, essendo diversi gli interventi nel territorio (interessati principalmente i comuni di Catania e Aci Castello) per “posare” le condotte e le vasche di sollevamento. Ma più della pietra lavica, difficile da superare sono gli ostacoli della burocrazia. L’ultimo, in ordine di tempo, riguarda una variante di progetto che, come dice il responsabile della sicurezza dei lavori, Ignazio Cassanti, “ha ricevuto il 99 per cento delle autorizzazioni, ma siamo ancora in attesa di averle tutte”.

Una variante che interessa sia alcuni dettagli per gli scavi della condotta, che quelli relativi al posizionamento delle vasche di sollevamento. A mancare è un parere delle Ferrovie italiane riguardo il transito di una tubazione sul cavalcavia di via Stazione, ad Acicastello. Si è deciso di fare passare la condotta sopra, invece che sotto, così da non esserci eventuali ripercussioni sul cavalcavia e sul transito dei treni. Una decisione presa anche alla luce della tragedia di Genova. Il parere sarebbe dovuto arrivare entro il 23 settembre scorso, quando si è svolta la conferenza dei servizi, ma si è ancora in attesa. Cassaniti, però, resta positivo: “A breve dovrebbe arrivare”.

Nel frattempo i lavori non sono fermi. Già da un po’ si sta procedendo alla posa della condotta sia nel territorio catanese di via Acque Casse che in quello castellese di via Pezzana, alla scogliera. “Un lavoro lungo che comunque è già a buon punto”, dice Cassaniti. Il prossimo passo sarà lo scavo della posa delle vasche nei luoghi in cui i lavori sono stati già completati. Per quelli in corso bisognerebbe attendere la fine per avere la certezza delle misure e quindi riuscire a collegare perfettamente condotta e vasca.

I tempi rimangono un po’ un’incognita perché vanno ancora chieste le autorizzazioni ai Comuni e considerando quanto accaduto in passato e che si va verso il periodo natalizio, non c’è da essere troppo ottimisti. I commercianti infatti, non sono mai stati contenti di avere scavi vicino ai loro locali e anche i cittadini hanno cercato di mettere i bastoni tra le ruote denunciando i troppi rumori e chiedendo che si svolgessero in orari d’ufficio. Esigenze che di certo non vanno a braccetto con la celerità di cui ci sarebbe bisogno per potere finalmente dire: abbiamo finito.