Un atto dovuto arrivato in aula l’ultimo giorno utile. Un documento approvato dall’aula consiliare sebbene qualcuno abbia espresso più di una preoccupazione. Martedì sera, il Consiglio comunale cittadino ha votato con urgenza la “Variazione di assestamento generale del Bilancio finanziario e Salvaguardia degli equilibri di bilancio 2024/2026”, un atto dovuto perché previsto dal Tuel, come ha spiegato l’assessore al Bilancio, Giuseppe Marletta, illustrando l’atto in aula. “La norma prevede che gli enti locali, almeno una volta l’anno e comunque entro il 31 luglio, facciano una verifica della congruità delle voci del bilancio con lo stato attuale – ha detto -. Quello che è stato fatto dagli uffici è proprio la verifica che entrate e spese siano congrue e comunque uguali alla previsione iniziale nel bilancio di previsione”.
Nell’eventualità in cui tale equilibrio non non ci fosse, ha spiegato ancora Marletta, l’ente dovrebbe approvare delle modifiche per ripristinare l’equilibrio di bilancio. “Ciò che è stato fatto principalmente – ha continuato – sono appunto delle verifiche che hanno riguardato alcune eventi accaduti successivamente all’approvazione del bilancio e quindi hanno determinato, sia in entrata che in spesa, variazione di alcune voci in particolare”.
Queste modifiche sono state oggetto, alcune, di delibera di Giunta “altre invece – ha proseguito il delegato del sindaco Trantino – verranno approvate così come rassegnate dal Consiglio. Possiamo comunque affermare che il bilancio non deve coprire nessun disavanzo per l’anno 2023”. Tra le numerose voci oggetto di variazione, tra cui l’acquisto di autobotti per fronteggiare l’emergenza idrica, la manutenzione straordinaria di alcune scuole dell’infanzia, quella che ha suscitato le reazioni dell’aula è quella relativa “all’incremento dei costi relativi al servizio di gestione rifiuti” di oltre 2 milioni e 700 mila euro”. Un incremento che non dovrebbe tramutarsi in un aumento della Tari per i catanesi, ma il dubbio resta. Ed è il capogruppo del Partito democratico a evidenziarlo all’aula.
“Le dimensioni dell’assestamento sono molto piccole rispetto al bilancio – ha detto Caserta – appena lo 0,3% del bilancio. Ma il mio intervento a nome anche del Partito democratico vuole portare l’attenzione su alcuni fatti politici”.
Caserta parla di perplessità relativa appunto all’incremento dei costi relativi ai rifiuti, “I cittadini riempiono il web di foto di immondizia ovunque, anche in centro storico. In questo quadro di estrema difficoltà sono previsti per il 2025-2026 incrementi di costo per il servizio rifiuti. Ovviamente – ha continuato il consigliere – si individua una copertura che, a quanto pare ma posso sbagliare, è affidata al Fondo crediti di dubbia esigibilità, ed eventualmente ad un aumento di tariffe. Nel confronto che abbiamo avuto in commissione con la dottoressa Leonardi (Ragioniere generale n.d.a.), ci è stato detto che questa è una delle eventualità e nemmeno la più probabile, ma certamente non è possibile escludere che la copertura di quei costi avvenga attraverso l’aumento delle tariffe. Questo non può che essere un elemento di preoccupazione”, ha concluso il consigliere, il cui gruppo ha votato contrario.
“L’incremento non è un costo in più, ma sono aggiornamenti di contratto – ha comunque assicurato Marletta. Sono costi che si sapeva ci sarebbero stati e noi metteremo in atto strategie per sterilizzare questo aumento previsto. In ogni caso, quando è stato illustrato il Pef in aula, questi incrementi erano già previsti e ripeto, non devono destare preoccupazioni”.