CATANIA – Un bando per assegnare un immobile strappato alla malavita. Una possibilità di recuperare ciò che era in mano alla mafia e restituirlo alla comunità intera. L’amministrazione comunale ha pubblicato l’avviso di gara per valutare la migliore proposta progettuale per affidare, a titolo gratuito, ad associazioni che ne hanno i requisiti, un edificio di 86 metri quadrati in piazza Machiavelli, per sei anni, rinnovabili per altrettanti anni.
Si tratta di un’unità immobiliare confiscata dallo Stato e assegnata al Comune sottraendola al patrimonio appartenente alle organizzazioni criminali che gestivano il malaffare nella cosiddetta piazza dello spaccio della droga a “San Cocimo”, al primo piano del civico numero 3 di piazza Machiavelli con ingresso dal cortile Monaca. Un passo avanti importante nella gestione di ciò che viene sottratto al malaffare e che, in questo modo, può tornare a nuova vita.
Come evidenziato dall’assessore al ramo del Comune di Catania, Michele Cristaldi che ha parlato di “un altro segnale forte delle istituzioni pubbliche contro la mafia e un positivo messaggio di speranza ai più giovani”. In un quartiere, ha evidenziato ancora il delegato del sindaco Pogliese, particolare. “Gli uffici stanno eseguendo con grande impegno, una precisa direttiva del sindaco Pogliese di mettere a bando quanti più beni possibile per farli gestire ad associazioni che promuovono il bene comune – ha continuato Cristaldi – o utilizzarli in via diretta per scopi sociali dai servizi sociali comunali”.
Quello di piazza Machiavelli è solo un altro tassello del puzzle che si sta componendo a Catania. Di cui erano già state posizionate alcune tessere: lo scorso settembre, infatti, ben cinque immobili erano stati sequestrati e confiscati al clan mafioso degli Zuccaro e consegnati alla presenza del prefetto Maria Carmela Librizzi al sindaco dal rappresentante dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. “È fondamentale perseguire anche il recupero sociale e la destinazione dei beni appartenenti al predetto clan alla fruizione della collettività” – aveva evidenziato in quell’occasione la prefetta – da tutte le istituzioni pubbliche e private viene un segnale forte in una zona particolarmente colpita dalla presenza di organizzazioni criminali che si sono contraddistinte anche per l’impiego di minori per lo svolgimento di attività illecite”.
Il bando con lo schema di domanda è pubblicato alla voce avvisi del sito del Comune. Le domande di partecipazione alla procedura di assegnazione dell’immobile dovranno essere presentate entro il prossimo primo febbraio. I criteri principali per individuare l’associazione beneficiaria, riguardano la qualità della proposta progettuale in termini di ricaduta sul territorio dal punto di vista sociale e la coerenza con le priorità indicate dall’amministrazione per la creazione di spazi per la promozione di attività rivolte a soggetti svantaggiati e l’organizzazione di attività culturali ludico ricreative ed educative; capacità di offrire servizi gratuiti al Comune; promozione e attivazione di una rete tra gli enti territorialmente coinvolti, al fine di garantire il godimento del bene a più soggetti.