CATANIA – Lentamente, ma si procede. La raccolta dei rifiuti differenziati, soprattutto in alcune aree del centro storico della città, va avanti, seppure con qualche intoppo. Il tutto, in attesa che l’Urega completi la procedura negoziata per assegnare il lotto Centro, l’unico non aggiudicato dei tre nei quali è stato suddiviso il nuovo appalto settennale, con il quale il sistema della raccolta porta a porta verrà esteso in tutta la città. La conferma arriva dall’assessore all’Ambiente del Comune di Catania, Fabio Cantarella, che spiega come, da tempo, le squadre ambientali siano attive per controllare il corretto conferimento dei rifiuti nelle due zone in cui la raccolta domiciliare è stata avviata nell’estate: alla Civita dove il porta a porta è scattato a luglio, e nell’area del mercato storico di Piazza Carlo Alberto, dove invece il nuovo servizio è partito all’inizio di agosto.
“Stiamo procedendo – conferma Cantarella. Gradualmente, stiamo introducendo il porta a porta in alcune aree del centro storico, alcune delle quali però restano molto più resistenti. C’è chi risponde prima e chi meno – sottolinea. Alla Civita, ad esempio, riscontriamo ancora qualche problema”. Una situazione verificatasi anche nell’area di piazza Carlo Alberto ma che pare superata. “Adesso le cose vanno meglio – continua Il delegato della giunta guidata dal sindaco Salvo Pogliese: le squadre ambientali sono presenti e continuano a fare sanzioni”.
Sulla via Gambino, nei pressi di Piazza Stesicoro, sono state una cinquantina quelle elevate solo a cavallo di Ferragosto mentre, nel primo semestre del 2021 sono state ben 1.550 in tutta la città, “di cui oltre 800 a non residenti – spiega il componente della giunta comunale – cioè persone di altri Comuni che non potevano conferire a Catania”. Ma le sanzioni hanno riguardato anche chi, residente a Catania, porta i rifiuti nelle zone provviste ancora di cassonetti.
Restano, però, alcune zone problematiche, come quella della Stazione centrale. “Aumenteremo anche lì i controlli – assicura Cantarella – abbiamo già fatto avvisi orali, ma adesso procederemo con le squadre ambientali”.
Nel frattempo, va avanti l’iter per l’assegnazione degli altri due lotti del nuovo appalto: Catania sud e Catania nord. “La Srr ha già fatto la determina di assegnazione – prosegue ancora l’assessore – e credo che a settembre dovrebbe partire il nuovo appalto. Abbiamo vinto il primo grado del ricorso al Tar presentato da alcune ditte e questo ci ha permesso di andare avanti”. Per il lotto Centro, invece, occorrerà aspettare l’Urega: “Sta portando avanti la trattativa negoziata e dovrà farlo entro ottobre, quindi credo che entro il mese prossimo avremo novità”.
Il nuovo appalto dovrebbe far diminuire, e di molto, anche il conferimento in discarica, troppo oneroso e ormai estremamente problematico, considerato che l’impianto Sicula Trasporti, in contrada Codavolpe, è quasi esausto. L’allarme scattato nel corso dell’estate e l’appello agli altri impianti regionali di “ospitare” i rifiuti della provincia di Catania ha messo una pezza, ma il problema resta.
“L’impianto sta sempre ricevendo i rifiuti – spiega Cantarella – ma da qui, vengono smistati nelle altre discariche. In questo momento stiamo andando avanti così”.
Ma che il problema è solo posticipato sembra evidente. Per questo Cantarella chiede un’accelerata per la realizzazione del sistema di digestione dei rifiuti organici nella zona industriale finanziato dalla Regione. “L’impianto di digestione dell’umido che dovrebbe sorgere a Pantano D’Arci è per noi molto importante – dice: sono ben 29 i Comuni a essere interessati. Noi abbiamo fatto tutto ciò che ci spettava, ma la Srr è stata commissariata per la realizzazione dell’impianto, quindi siamo nelle mani dei commissari”.