Catania

Differenziata, quella timida crescita che non può far gridare alla vittoria

CATANIA – Cresce, anche se timidamente, la raccolta differenziata nella città di Catania. Secondo i dati relativi al primo trimestre del 2019 elaborati dalla Srr dell’area metropolitana, infatti, la percentuale di rifiuti differenziati raccolti è aumentata del 2 per cento, passando dal 7,59 registrato nel 2018 al 9,68 della prima metà dell’anno in corso.

Un piccolo, seppur significativo, risultato che non basta però a fare gridare alla vittoria: nell’area urbana di Catania non si raggiunge ancora la doppia cifra, nonostante il quantitativo minimo che andrebbe raccolto secondo la legge per non incorrere in sanzioni pecuniarie. “Grazie a controlli più minuziosi – afferma il presidente della Srr di Catania, Biagio Bisignani – le percentuali stanno salendo ovunque. In realtà anche su Catania siamo più alti della percentuale indicata e abbiamo possibilità di crescere ancora di qualche punto in breve tempo”.

Un trend che coinvolge quasi tutti i Comuni della Città metropolitana; alcuni in particolare, con un’elevata percentuale di pattume differenziato, sono riusciti a migliorare le proprie performance. Come, per esempio, Zafferana etnea, che ha visto il dato crescere dal 81,01 per cento del 2018 all’87,81 per cento nei primi sei mesi del 2019, o Tremestieri etneo, passato da 26,98 del 2018 al 30,51 della prima metà dell’anno in corso.

Buoni risultati che compensano quelli con il segno negativo registrati per esempio a Misterbianco, dove la raccolta differenziata scende di due punti percentuali, Mascalucia, passata dal 39,01 per cento al 31,84 per cento.

“In generale – prosegue Bisignani – si registra crescita ovunque, anche se la difficoltà rimane l’area urbana di Catania”. Il presidente dell’Srr si riferisce in particolare al cosiddetto “pendolarismo dei rifiuti”, il fenomeno per cui i cittadini dei comuni limitrofi scaricano la spazzatura nell’area della città etnea.

“Abbiamo grandi difficoltà nel raccordare i Comuni e fare le verifiche con quelli limitrofi. Ammette Bisignani – per via dei pochi controlli nelle aree isolate.

Con il nuovo bando su Catania, che sarà pubblicato nel giro di poche settimane – aggiunge – ci sarà sicuramente un servizio maggiore di controllo”. Un’altra difficoltà rilevata da Bisignani riguarda poi la mancanza di progettualità sia per quanto riguarda i CCR che per quanto riguarda i centri di compostaggio.

“Manca la progettazione – conclude – ma ci stiamo organizzando e confrontando. Quest’anno l’assemblea si è riunita ben 4 volte e il Cda una ventina di volte, numeri superiori a quanto registrato in passato”.