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Catania, donna manda il figlio quindicenne non a scuola, ma a lavorare per due euro l’ora, denunciata


Invece di mandare il figlio quindicenne a scuola gli aveva trovato un “lavoro” da due venditori ambulanti abusivi che lo pagavano due euro l’ora.

E’ l’accusa contestata da agenti del commissariato di Librino a Catania a una 44enne, moglie di un detenuto, che è stata denunciata per sfruttamento del lavoro minorile e interruzione della scuola d’istruzione dell’obbligo.

La donna è anche indagata per truffa aggravata ai danni dello Stato per il percepimento indebito del Reddito di cittadinanza.

I due “datori di lavoro” sono stati denunciati per sfruttamento del lavoro minorile.

Il ragazzino, dopo i controlli, è stato affidato alla madre che, innanzi agli agenti, si è fatta consegnare la paga che aveva ricevuto il minorenne: cinquanta euro “guadagnati” in una settimana di lavoro.