Calcio

Catania, dopo la festa si torna a lavoro al “Massimino”. Giovinco: “Voto alla mia stagione? S.V.”

Dopo la grande festa per la promozione in Serie C conquistata con il poker rifilato domenica scorsa a Caltanissetta che ha mandato in estasi l’intero popolo rossazzurro, il Catania è tornato questo pomeriggio a lavorare allo stadio “Angelo Massimino”.

Il clima, com’è normale che sia, è disteso nonchè euforico, alleggerito dall’essere finalmente riusciti ad agguantare il traguardo voluto ed inseguito sin dall’inizio della stagione.

Nonostante, però, il grosso sia stato fatto, i ragazzi di mister Ferraro non vogliono abbassare la guardia, vogliosi di centrare nuovi record e vincere anche la poule scudetto che si terrà nel mese di giugno.

Nella seduta di allenamento aperta alla stampa, Ciccio Lodi e compagni si sono scatenati in una partitella a mezzo campo, decisa poi dal gol del “solito” Marco Chiarella.

Giovinco: “Non posso dare un giudizio sulla mia stagione, a volte tornavo a casa nervoso: Sebastian mi consiglia di resistere”

Al termine dell’allenamento, il fantasista etneo Giuseppe Giovinco ha risposto alle domande dei giornalisti presenti al vecchio “Cibali”: per il numero 32, nonostante la gioia per il trionfo in campionato, non è stata certamente un’annata facile finora.

“Vorrei giocare di più, a gennaio potevo andare via ma ho deciso di rimanere – le parole di Giovinco – Penso di essere importante ancora per una piazza così e continuerò a lavorare duro e allenarmi seriamente. Il voto non riesco a darmelo avendo giocato poco. È stato bello vedere la nostra gente felice, da tanto tempo non c’era un festeggiamento così e questo mi ha dato tante emozioni. Questa è una città che vive di calcio, c’è un progetto forte e solido, sono felice di essere venuto qui. E’ bello giocare a Catania in C, io l’ho fatto in D ad agosto e vorrei tenermi stretta questa maglia a 32 anni, è come essere in Serie A. Tutto vorrebbero rimanere qui e credo che la parte più difficile arrivi adesso. La gente nonostante lo scarso minutaggio mi ha fatto sentire importante. Per me non è stato facile e anche in famiglia non ero sereno, a volte tornavo a casa nervoso e non riuscivo neanche a parlare. Cosa mi ha detto Sebastian? Mio fratello mi dice sempre di tenere duro e resistere, alla fine questo fa parte del gioco”.