La problematica dell’emergenza rifiuti a Catania è all’ordine del giorno e va affrontata molto seriamente. Il sindaco della città etnea Enrico Trantino nelle ultime ore ha fornito un aggiornamento sulla situazione. È infatti andato il scena un incontro con le ditte che provvedono alla raccolta, la direzione Ecologia e la squadra ambientale della Polizia Locale.
“Ho rappresentato che la strategia messa in atto – senza una preventiva condivisione – di non raccogliere il rifiuto non conforme, penalizza solo i cittadini che fanno di tutto per avere una città pulita – ha detto Trantino -. Altri, innamorati della vita tra blatte, ratti e sporcizia, forse si sentono a proprio agio – tuona -. Abbiamo così deciso che saranno prestabilite le zone in cui si lascerà il rifiuto non conforme, in modo da consentire alla nostra polizia locale di identificare (ove possibile) gli autori”.
“Ho chiesto al comandante dei nostri Vigili di rafforzare la squadra ambientale – prosegue il primo cittadino di Catania -. Naturalmente saremo in grado di reagire meglio appena integreremo l’organico a fine anno con i nuovi 180 innesti (era dal 1990 che non si facevano concorsi). Inoltre attendiamo che la Regione tra qualche giorno assegni nuovi fondi per gli extra costi, per acquistare carrellati, telecamere e reclutare – a seguito di bando – una settantina di ispettori ambientali”.
“Il tutto al netto di ulteriori problemi con le discariche. Fin quando non saranno realizzati gli inceneritori, pagheremo inevitabilmente un certo grado di approssimazione. E ci vorrà tempo.
Ma non possiamo rimanere a guardare. Io stesso, come ho fatto ieri pomeriggio, mi presto a far parte delle pattuglie. E tra qualche giorno partiremo con la nuova campagna di comunicazione. Inoltre abbiamo intenzione di convocare a brevissimo un incontro pubblico, per comprendere se non stiamo trascurando qualcosa. Sto anche preparando una scheda per la vice ministro all’Ambiente che si occupa della materia, per proporre riforme normative che rendano più efficaci le sanzioni. E intendiamo sensibilizzare gli amministratori di condominio. Inutile rimarcare che paghiamo la TARI più alta. La potremmo dimezzare in pochissimo tempo se solo limitassimo la quota di indifferenziata (e tutti pagassero il tributo). Non si tratta solo di cultura dell’ambiente, di intelligenza (differenziare significa produrre energia), ma di garantirsi – con i risparmi di costi – servizi a favore della città (manutenzione verde e strade in primis).
Da qualche giorno affiora un’idea”.
“Se la situazione non migliorerà entro la fine dell’estate, organizzare gruppi numerosi con una stessa maglietta, che ‘invadano’ festosamente le aree più problematiche, per lanciare un segnale di riscossa. Ovviamente desidero prima verificare se vi sia condivisione rispetto a questa proposta, per adesso solo immaginata. Non possiamo più consentire che i cittadini indifferenti alle regole continuino a agire come se la città fosse loro.
Non è una battaglia del Sindaco. Non è una battaglia dell’Amministrazione. È Catania”.