Il Comune non è certo un esempio di efficienza energetica. C’è tanto lavoro da fare e servono tanti soldi. L’Ente, però, è in dissesto, quindi questi soldi non li ha. Almeno non di suo. Per sopperire alla mancanza si rivolge ai fondi europei che secondo quanto afferma l’assessore Sergio Parisi “ci sono già” e permetterebbero l’efficienza energetica in diverse scuole catanesi. In cassa più di sette milioni di euro. Per spenderli però bisogna prima espletare alcune procedure burocratiche, alcuni passaggi necessari come la diagnosi energetica per capire qual è lo stato di partenza. Insomma, la voglia e i soldi ci sarebbero, ma non si tratta di qualcosa che si potrà mettere in campo subito.
“È un tema molto importante – afferma Parisi – ci stiamo organizzando sebbene siamo solo all’inizio”. La strategia sembra essere duplice. Da una parte “stiamo cercando di mettere in campo una serie di iniziative”, dall’altra le si vuole accentrare in una unica direzione, sia politica che amministrativa. Sarò io ad occuparmene dato che ho la delega alle politiche energetiche”.
Il riferimento dell’assessore si limita alle scuole cittadine. Come detto l’efficienza energetica a Catania non è certo ottimale e quindi l’idea è quella di fare una diagnosi energetica preventiva ove possibile, “così da essere pronti per intercettare altre risorse”. Per quanto riguarda quelle che già ci sono e che mettono al centro gli istituti scolastici vanno distinti tra filoni di finanziamento: Pon metro 2014/2020 Asse 2; “Po Fesr 2014/2020 Regione Siciliana Avviso a regia” e “Po Fesr 2014/2020Agenda urbana Catania-Acireale” per lo sviluppo urbano sostenibile.
“Si sta svolgendo tutto in tempi brevi e sono già state individuate le scuole”, dichiara Parisi. I progetti legati alle misure Po Fesr sono in stato più avanzato. Si tratta di cinque scuole per cui è già stata fatta la diagnosi energetica quindi si può procedere all’approvazione del progetto da parte della Giunta e quindi al bando. Nel dettaglio, quasi 2,5 milioni di euro della misura ‘Avviso a Regia’ sono destinate agli istituti Carducci di via Mazzarello (940 mila), Rapisarda di via Aosta (910 mila) e Livio Tempesta di via playa (635 mila). Altri 2,5 milioni, della misura Agenda urbana, sono a disposizione per gli istituti Coppola di via ammiraglio Caracciolo (1,350 milioni) e Giovanni Verga di via Leopardi (1,150 milioni).
Nel completamento della procedura burocratica sono più indietro i dieci istituti la cui efficienza energetica dipende dai fondi Pon metro. Per questi manca ancora la diagnosi energetica. Per facilitare tempi e procedura, l’assessore Parisi fa sapere che “verrà fatto un bando con un unico impegno”. Ci vorranno circa 20 mila euro, ovvero circa due mila euro per scuola.
Secondo l’amministrazione è tutto pronto, quindi questo primo bando potrà essere fatto entro l’anno, per il resto si dovrà probabilmente attendere il 2021. Le scuole interessate sono: San Giorgio al viale Grimaldi (255), Brancati al viale Teodoro (291), Parini in via Villini a mare (286), Giovanni XXIII in via Tasso (297), Brancati in Stradale cardinale (412), Pizzigoni in via Torino (448), Fontanarossa al viale Moncada (174), Dusmet (187) e Musco (208 )in via Castagnola e Mascagni in via Di Gregorio (439).