CATANIA – Sembra ancora in salita la strada per la piena attuazione del decentramento amministrativo, dal Comune alle sei municipalità. Si tratta, in poche parole, del diretto coinvolgimento delle circoscrizioni nell’attuazione della cosa pubblica con strumenti amministrativi e operativi tali da trasformare quelli che attualmente sono organi meramente consultivi in veri e propri enti di prossimità, in grado di erogare servizi ai cittadini.
Il regolamento attuativo è ormai “vecchio” di un anno quasi, ma ad oggi, lo confermano sia l’assessore al ramo Alessandro Porto che il presidente della quarta municipalità, Erio Buceti, la sua attuazione non è ancora avvenuta.
Alla base del problema la burocrazia, o meglio, il mancato riconoscimento, da parte dei direttori comunali, dello “status” di organi direttivi così come prevede il documento adottato dal Consiglio comunale nell’ottobre 2019.
“Manca l’attuazione delle deleghe, nient’altro che mettere in pratica ciò che il regolamento sul decentramento prevede”, spiega il presidente Buceti. Sarebbero due, in particolare, le direzioni in cui manca il collegamento con le municipalità: ecologia e manutenzioni. “Ancora oggi – continua – le varie direzioni probabilmente non hanno ben capito che devono obbligatoriamente interfacciarsi con le Municipalità”.
Il problema, almeno sulla carta, non sembra essere una cessione di potere che i direttori non accetterebbero perché, dice ancora Buceti, “l’organo amministrativo è tenuto ad eseguire gli ordini di servizio a seguito delle segnalazioni che vengono inoltrate. Non deve fare altro che prenderne atto e, compatibilmente alla verifica, solo dal punto di vista tecnico e quindi operativo, deve programmare gli interventi”.
Conferma un’attuazione parziale del regolamento anche l’assessore Porto. “Purtroppo ha influito anche il Covid e le ferie di agosto. Il periodo insomma non ci ha aiutato a entrare al 100 per cento nell’operatività del regolamento”. A proposito della reticenza da parte dei direttori afferma che già il sindaco Pogliese, prima di decadere, “ha stimolato i direttori nell’attività e nel far sì che questo regolamento venisse attuato. A settembre verrà ripreso questo lavoro perché è importante per l’attività stessa”.
Per risolvere questa situazione non è bastata una riunione a luglio con il sindaco Salvo Pogliese, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Castiglione, lo stesso assessore Porto, il titolare della delega al Personale Michele Cristaldi e il direttore del decentramento Marco Petino. Se ne organizzerà un’altra, questa volta anche con i direttori. La data però non c’è ancora, si aspetta convocazione da parte del sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, in carica da quando il primo cittadino eletto è stato stoppato per almeno 18 mesi dalla legge Severino a seguito della condanna in primo grado ad oltre quattro anni per il reato di peculato.
Buceti, comunque, si dice ottimista che il problema possa essere risolto “con una chiacchierata” e che la riunione possa essere indetta entro il mese di settembre.