CATANIA – “Difficile stabilire la data per la riapertura”. A parlare è l’ingegnere Salvatore Fiore, Direttore generale della Ferrovia Circumetnea in riferimento alla metropolitana cittadina, chiusa dal 13 marzo scorso per l’emergenza coronavirus. Una necessità data sia dalla normativa nazionale che dalla logica: con il lockdown non vi sarebbe stata praticamente utenza tale dA giustificare il servizio.
Adesso, con la seconda Fase che dovrebbe partire a breve, le cose però sembrano non migliorare. Ufficialmente, infatti, la chiusura della metropolitana dovrebbe terminare il 3 maggio, ma questa data potrebbe slittare. “Non abbiamo una data certa per la riapertura – afferma Fiore – ma al momento stiamo seguendo un criterio: fino a quando riusciamo a soddisfare domanda di trasporto con il metro shuttle, che viaggia al posto della metropolitana facendo lo stesso percorso e con cadenza ogni 30 minuti, proseguiremo con il trasporto su gomma”. Che permette maggiori controlli e soprattutto di mantenere distanza di sicurezza, tra passeggeri e tra questi e il conducente.
“D’altronde – continua Fiore – al momento, sulle prime corse del mattino, abbiamo dieci viaggiatori su 50 posti. Copriamo il 20 per cento, quando il tetto massimo imposto dalle ordinanze del presidente della Regione prevedono il 40%. Durante il giorno, poi – aggiunge . Abbiamo una media di tre viaggiatori su ogni mezzo”.
Per il momento, dunque, il trasporto sostitutivo su gomma è sufficiente a soddisfare la domanda e a mantenere gli orari ma, alla riapertura prevista per la Fase 2, questo potrebbe non bastare. “Attualmente – continua Fiore – viaggiano 6 bus ogni mezz’ora. Si potrà arrivare a una maggior frequenza, 20 minuti, e al doppio degli autobus, dal momento che sta circolando il 50% della flotta”.
Una scelta dettata da esigenze di salute pubblica, principalmente. “Così si può gestire meglio la sanificazione e la protezione del personale in cabina – sottolinea il dg – oltre che dei viaggiatori. L’apertura della metropolitana necessita di controllare spazi più ampi e sanificare più frequentemente rispetto al bus – aggiunge — anche le stazioni (i corrimano, i varchi, ecc..). Rischiamo altrimenti di vanificare due mesi di sacrifici, nostri e dei cittadini”.
Per il momento dunque la metropolitana non riaprirà. “Aspettiamo le nuove norme sul trasporto pubblico locale che dovrebbero uscire a breve – precisa Fiore. Speriamo che, una volta diminuiti i contagi anche per l’arrivo dell’estate, si possa riaprire”. Forse a settembre.
Nel frattempo, però, proseguono i lavori per le tratte in corso di completamento, prima fra tutte quella per l’apertura della stazione Fontana, prevista entro il 2020. “I cantieri hanno subito un rallentamento, per via della difficoltà a reperire i dispositivi di protezione individuale – spiega Fiore, Ma l’impresa dovrebbe riavviare i lavori già la prossima settimana”.
Anche per l’apertura della stazione Cibali, in programma per il mese di giugno dopo anni di attesa, si potrebbe dover aspettare ancora. “Eravamo quasi pronti – dice Fiore. Abbiamo subito qualche rallentamento ma tutto è ormai definito e si tratterà soltanto di riprendere e completare i lavori. Mancano due mesi di lavoro, ma in questo momento è arduo fare previsioni – sottolinea: ci auguriamo entro l’estate di completare tutto e riaprire a settembre, ma mai come adesso – conclude – dobbiamo restare nel campo delle ipotesi”.