Una gara emozionante per la città di Catania è ormai vicinissima. Domani è in programma il match tra i rossazzurri, freschi di promozione matematica in Serie C, e il Lamezia Terme. Si prevede un pubblico di 20mila spettatori e in vista della partita l’allenatore etneo Giovanni Ferraro ha parlato al Massimino.
“La promozione è stata acquisita ma il Catania deve pensare che il vero campionato inizia domani perché ora abbiamo tutto da perdere e niente da guadagnare. Il discorso vale per me, per lo staff e la squadra. Manteniamo alta l’asticella e restiamo concentrati. Avremo pure un pubblico particolarmente numeroso a sostenerci festeggiando la promozione in casa. Se siamo riusciti a portare tanti tifosi allo stadio vuol dire che abbiamo fatto qualcosa d’importante. Dobbiamo continuare a dare le risposte giuste. Chi gioca deve dimostrare prima a se stesso e poi alla società il proprio valore. Ragioniamo di partita in partita come sempre. Metteremo chi ha più voglia e motivazioni in campo e studiando gli avversari che affronteremo. Dopo si penserà alla poule scudetto. Chiunque giocherà farà bene a prescindere da chi è sceso in campo di più o meno finora. Ribadisco che abbiamo solamente da perdere adesso. Bisogna fare prestazioni e risultati importanti per guadagnarci qualcosa”.
“Litteri è stato 3 giorni con la febbre credo che non lo recupereremo per domenica. Baldassar invece di Vitale (squalificato)? Troverà il suo spazio da qui al termine della stagione così come tutti. In questa fase finale vedremo in campo pure chi ho utilizzato meno a prescindere da eventuali assenze. Molti ragazzi provengono dalla Serie C e sono funzionali al progetto Catania. Noi per guardare al futuro dobbiamo concentrarci sul presente. Dobbiamo lavorare bene tutta la settimana e raccogliere i frutti la domenica. Forchignone ha una piccola distrazione al quadricipite. Lo recupereremo dopo la sosta. È inutile forzare i tempi rischiando delle ripercussioni sul piano fisico.
Castellini è un ragazzino di grande prospettiva che può ricoprire diversi ruoli pure l’interno di centrocampo. Ha grande applicazione e umiltà, lo stesso vale po’ per tutti i giovani. Nella rosa del Catania abbiamo calciatori di ottima prospettiva. Penso che nessuno dei nostri under giocherà in Serie D l’anno prossimo. Ognuno di loro beneficerà di quest’anno fatto di grande crescita. I ragazzi hanno un futuro davanti. Se Bethers e Castellini sono stati convocati in Under 21 e nella Rappresentativa Nazionale Serie D è pure perché hanno giocato con la maglia del Catania. È una vetrina diversa rispetto ad altre piazze. Si parla di una maglia con un peso differente, c’è una critica anche diversa sia nel bene che nel male. Abbiamo realizzato numeri importanti ma qui a Catania ogni domenica si deve dare il massimo. Davanti a una rosa così ampia e considerando la regola degli under c’è chi ha giocato meno ma io devo ringraziare tutti perché se oggi abbiamo più di 20 punti di vantaggio è per l’intensità e la qualità degli allenamenti effettuati nel corso della stagione. Riconosco inoltre che c’è sempre stata massima lealtà nei nostri riguardi da parte degli allenatori avversari, tutti preparati e che lavorano in squadre altrettanto preparate, di qualità, che giustamente hanno costantemente tentato a fare di tutto per batterci o dimostrare qualcosa d’importante.
Sono amico di tutti e non ho procuratori perché preferisco pensare al campo. Infatti è il campo a esprimere il proprio valore, non ho alcun sassolino da togliermi. Non devo dare risposte a chi all’inizio non credeva in me. Ciò che conta è il responso del rettangolo verde anzi ringrazio chi aveva delle perplessità su di me perché mi hanno fatto aumentare l’asticella dimostrando ulteriormente il mio valore come allenatore e soprattutto come uomo. Ci siamo guardati negli occhi con tutto lo staff, Grella, Carra. Ognuno di noi è stato chiamato per raggiungere un unico risultato e se non lo avessimo raggiunto sarebbe stato un piccolo fallimento. Abbiamo la responsabilità di un presidente che ha messo a disposizione le proprie risorse economiche. Siamo responsabili dei soldi spesi dalla società, della gestione di un patrimonio societario. Siamo consapevoli che il nostro futuro dipende dal presente”.
“Il Lamezia Terme era partito per vincere il campionato poi l’ingresso del Catania ha scombussolato i piani. Però il Lamezia possiede in organico tanti giocatori di spessore. Faranno una prestazione importante per dimostrare di poterci mettere in difficoltà. È una gara facile emotivamente da preparare per loro. Saranno spensierati. Noi invece dobbiamo sempre scendere in campo per vincere perché se lo facciamo è la normalità. In caso contrario verremo giudicati: diranno che il Catania ha mollato. Servirà sacrificio e attenzione in fase di non possesso contro una squadra di grande qualità. Fino a questo momento siamo stati da 8 in pagella. Ora dovremo essere da 10. Dimostrando di essere professionisti fino alla fine tirando fuori una volta di più il nostro valore”.
“Resto a Catania? Sarebbe da pazzi non pensarlo. La società conosce le mie capacità. Io fino al 30 giugno sono tesserato. Dall’1 luglio ognuno di noi è libero di fare qualsiasi scelta. Ho la fortuna di lavorare con Grella, Laneri e Bresciano che sono anche uomini di campo. Con il presidente Pelligra valuteranno a 360 gradi. Non penso più di tanto al futuro, la mia vita mi ha insegnato di concentrarmi sul presente, perché il futuro è sempre più un’incognita. Più facciamo bene nel presente, più diamo pensieri positivi al Catania ed all’ambiente. Lo scorso anno a Giugliano si parlava di un triennale da firmare in C e poi sono rimasto svincolato. Per dimostrare qualcosa nella vita bisogna essere in condizione di poterlo fare”.