Mentre il Catania continua l’opera di allestimento dell’organico per la nuova stagione, uno dei temi del momento, in casa rossazzurra, è certamente lo stadio “Angelo Massimino”. Sono in corso di svolgimento i lavori di riqualificazione dello stadio, resi possibili dall’utilizzo di fondi comunitari (circa 6 milioni di euro l’importo totale), ma a tenere banco è anche la questione legata al bando di gara per la concessione dell’impianto di piazza Spedini: alla scadenza dell’ultimo termine, fissato per le 13.00 di lunedì, nessuna offerta era pervenuta.
I lavori di riqualificazione del Massimino sono giunti alla loro fase cruciale. Conclusa l’installazione dei nuovi seggiolini in Curva Sud ed in Tribuna A, si sta procedendo con la posa in Curva Nord. A proposito proprio della Nord, è stato rimosso il “cuscinetto” che separava la curva dal Settore Ospiti: ciò comporterà dei posti in più per i tifosi rossazzurri. Praticamente ultimata la posa del manto erboso, mentre l’arrivo del nuovo maxi-schermo è previsto per il 20 agosto. Si lavora per rendere lo stadio pronto per la prima gara casalinga della stagione che dovrebbe coincidere non con la prima ma con la seconda giornata di campionato (il Catania avrebbe già presentato richiesta per giocare in trasferta il primo match). Pare inoltre siano state individuate le risorse per dotare lo stadio di un nuovo impianto audio, viste le tante (legittime) lamentele avanzate dai tifosi a proposito di questo aspetto.
Il Catania non ha presentato la sua offerta in occasione del bando di gara di rilievo europeo istituito per la concessione decennale (prorogabile per ulteriori dieci anni) dello stadio Massimino. Una decisione che ha un po’ sorpreso l’amministrazione comunale, certa, dal suo punto di vista, di aver fatto le cose per bene. Il club rossazzurro, in una nota ufficiale, ha parlato di “specifiche riserve relative ad aspetti tecnici”. I rapporti tra le parti rimangono comunque buoni, se ne riparlerà. Due le strade possibili: nuovo bando oppure dialogo diretto con il Catania allo scopo di giungere ad una soluzione che soddisfi entrambe le parti. In caso di nuovo bando, comunque, la durata della concessione non potrebbe variare: vent’anni è infatti il limite massimo possibile per questo tipo di convenzioni. Tutt’altro discorso, invece, si farebbe per un’eventuale concessione dell’impianto per 99 anni (stile Udinese): in quel caso si dovrebbe pensare ad aprire tutt’altra procedura, con costi, tempistiche e anche impegno richiesto al club completamente diverso. Al Catania il Massimino interessa, ed il presidente Pelligra lo ha più volte sottolineato ragionando, in prospettiva futura, anche su un possibile ampliamento della capienza. Discorsi probabilmente non immediati, ma la sensazione è che, tra Comune e Catania, alla fine una soluzione sullo stadio si troverà.