CATANIA – Tutto pronto per la via della stagione estiva 2022. O almeno quasi tutto: le strutture balneari stanno infatti affrontando le ultime operazioni. Alcune hanno già aperto i battenti, altre invece stanno sistemando gli ultimi dettagli per una stagione, la prima post pandemia, che potrebbe riservare importanti sorprese, come ci spiega Ignazio Ragusa, rappresentante del Sib, il sindacato italiano dei balneari.
Ragusa si sofferma sulle caratteristiche dell’utente dei lidi, dopo due anni di crisi pandemica, e sulle novità che potrebbero caratterizzare la stagione di quest’anno. “Presto le presenteremo ufficialmente – dice. A livello sanitario, la possibilità di fare il bagno a mare è già possibile dal primo maggio, secondo il decreto della Regione – continua. Ma le strutture e gli abbonamenti partiranno dal 10 giugno”.
Abbonamenti stagionali che, quest’anno, sono in ripresa, spinti forse dal caro vita di questi tempi che potrebbe impedire alle famiglie, in particolare quelle numerose, di organizzare viaggi o soggiorni lunghi. “Dopo le ultime due stagioni che hanno visto crescere i fruitori giornalieri – continua – nel 2022 la tendenza sembra quella di prendere la cabina. Anche per via del caro vita che rende più conveniente abbonarsi. Il risparmio è notevole” – conferma ancora Ragusa. Secondo cui, la scelta dei catanese sarebbe dettata principalmente dal risparmio e dalle difficoltà, dovute al caro carburante, di andare fuori Sicilia. D’altronde, a fronte di 12 euro – che possono arrivare fino a 25 euro – per un ombrellone e due lettini – l’abbonamento stagionale costerebbe tra i 2 e i 3 euro al giorno. Non solo risparmio, però.
“La pandemia ha riavvicinato la gente alla propria terra – prosegue Ragusa – e pare proprio che quest’anno in tanti abbiano fatto la scelta di restare”. La stagione dunque è pronta per partire, non senza difficoltà che, però, sembrano superate. “Abbiamo patito qualche ritardo nei lavori a causa di una circolare regionale sui mezzi meccanici – sottolinea – ma li abbiamo superati. Sul nostro settore, però, pesa ancora tanto la burocrazia che è aumentata anziché diminuire; gli uffici sono sempre più distanti dal pubblico ed è farraginoso ottenere le autorizzazioni. Questo purtroppo si traduce in ritardi”.
Per quanto riguarda invece la sicurezza, la pulizia e la viabilità, Ragusa non si sbottona: “Presto incontreremo il pubblico per raccontare le novità – dice: posso anticipare che la prospettiva è quella di agire secondo una visione strategica messa in atto con tutte le istituzioni”.