Calcio

Il Catania batte 2-1 la Mariglianese, decisivi Chiarella e Sarno: le pagelle

Pur con qualche sofferenza non preventivata alla vigilia, il Catania batte la Mariglianese e vince la dodicesima gara casalinga su dodici disputate al Massimino. Dopo un primo tempo opaco, chiuso con gli ospiti in vantaggio (gran gol di Maydana) e con il rigore sbagliato da Lodi, nella ripresa i rossazzurri ribaltano il risultato: prima segna Chiarella (migliore in campo), poi Sarno dal dischetto non perdona.

Non la migliore prestazione stagionale degli etnei, che tuttavia raccolgono l’ennesima vittoria del proprio campionato. Si rimane a +14 dal Locri e settimana prossima le due squadre si sfideranno in casa dei calabresi. Di seguito le pagelle degli etnei.

CATANIA-MARIGLIANESE 2-1 (14’ MAYDANA, 47’ CHIARELLA, 73’ SARNO)

Le pagelle

BETHERS 6 – Nulla può sulla bellissima conclusione da fuori di Maydana che sorprende la difesa del Catania. Sarebbe stata imparabile anche la punizione di Bacio Terracino che colpisce la traversa. La sua gara dura un tempo: Ferraro toglie Vitale e sceglie di cambiare portiere per la regola Under. DAL 46’ GROAZ 6 – Nel secondo tempo la Mariglianese è meno pericolosa e quindi il numero 22 rossazzurro è meno sollecitato del collega: risponde comunque presente nelle rare occasioni in cui è chiamato in causa.
BOCCIA 6 – Palla al piede talvolta è un po’ arruffone, ma risolve alcune situazioni complicate dietro, specie quando si trova solo contro due attaccanti avversari lanciati a campo aperto sul finire del primo tempo e riesce a evitare guai peggiori. In fase di proposta offensiva la qualità nei piedi non è quella di Rapisarda, tuttavia entra nell’azione che porta al calcio di rigore poi fallito da Lodi. Prestazione solida.
SOMMA 5.5 – L’immagine del suo primo tempo e di quello del Catania è un’azione in cui controlla maldestramente il pallone al centro della difesa e poi sbaglia l’appoggio per il compagno. Insolitamente distratto, non migliora la sua prestazione nella ripresa. Un passo indietro dopo aver infilato una serie di prestazioni sempre positive.
LORENZINI 5.5 – Come il collega di reparto, gioca un primo tempo insufficiente spesso gestendo con superficialità alcune ripartenze avversarie, anche in occasione del vantaggio dei campani. Migliora nella ripresa, ma già da qualche settimana si era evidenziato un lieve calo di rendimento nelle sue prestazioni dopo aver disputato un eccellente girone d’andata.
CASTELLINI 6 – Troppo timido nella prima frazione, dove dovrebbe spingere con maggiore decisione ma appare limitato dal fatto che non è un mancino naturale e ciò lo porta spesso a perdere un tempo di gioco. Le cose non migliorano molto nella ripresa, ma rimane attento in fase di marcatura.
RIZZO 6 – Lotta in mezzo al campo, vince contrasti e prova spesso a pescare gli attaccanti del Catania in area di rigore con verticalizzazioni precise: una, particolarmente ghiotta, aveva messo De Luca nel primo tempo in condizione di battere a rete. Non il miglior Rizzo di stagione, ma prova comunque sufficiente.
LODI 6 – La sua non è una brutta gara, gestisce il pallone con precisione e spesso riesce a verticalizzare per le punte. Sfiora pure il gol olimpico direttamente da calcio d’angolo. Pesa l’episodio dell’errore dal dischetto (il suo secondo stagionale) che comunque non incide sul risultato finale. DAL 66’ SARNO 7 – Ha il merito di pescare De Luca nell’azione che porta al secondo calcio di rigore assegnato ai rossazzurri e, soprattutto di trasformarlo, portando il Catania al successo. Al rientro dopo quasi due mesi la forma non può essere la migliore, ma regala comunque degli spunti interessanti.
VITALE 5.5 – Prova a mettersi in evidenza nell’area avversaria con i suoi inserimenti, ma ha poca fortuna. Incide poco, Ferraro lo toglie all’intervallo. DAL 46’ PALERMO 6 – Grinta, corsa e qualità a centrocampo. Finisce la partita stremato, dopo aver accusato un problema fisico ma stringe i denti per non lasciare il Catania in dieci uomini a cambi già esauriti.
CHIARELLA 7 – Il migliore di un primo tempo insipido del Catania e dell’intero match. Crea costantemente superiorità numerica con le sue finte e produce suggerimenti interessanti per De Luca e soprattutto De Respinis, mal sfruttate dai compagni. Lui stesso ha la possibilità di concludere a rete al 6’ ma trova l’opposizione di Cappa. Il portiere della Mariglianese però non può nulla a inizio ripresa sul suo tap-in che vale l’1-1: Chiarella è bravo a seguire l’azione di Russotto e insacca. DAL 65’ FORCHIGNONE 6 – Entra con generosità e corsa e si fa notare per alcune iniziative interessanti. Serviva però più cattiveria nel finale quando solo davanti al portiere tenta un pallonetto che non supera il portiere Cappa.
DE RESPINIS 5 – Squalificato Sarao, Ferraro lo schiera per la prima volta da titolare. Fa tanto movimento, lavoro di sponda ma sottoporta incide poco: non è reattivo a inizio gara sulla ribattuta del portiere della Mariglianese dopo la conclusione di Chiarella e non sfrutta al meglio un assist dell’esterno pescarese. Per avere spazio in questa squadra serve di più. DAL 46’ AN. RUSSOTTO 7 – Entra e spacca subito la partita: dalla sua discesa sulla sinistra nasce il pari del Catania. Sfiora anche la rete, ma la sua conclusione trova il salvataggio di un difensore avversario. Finisce la gara addirittura da interno di centrocampo a cambi esauriti. Campionato clamoroso il suo.
DE LUCA 6 – Tanto movimento, si procura diverse chance per far male alla Mariglianese ma la sua mira è imprecisa in almeno un paio di occasioni. Ha il merito di guadagnarsi ben due calci di rigore: il primo fallito da Lodi, il secondo trasformato da Sarno. Il gol al Massimino ancora manca, ma nell’economia della gara pesa tanto il rigore procurato.

FERRARO 6 – Il suo Catania inizia la gara in maniera distratta, lasciandosi sorprendere dalla Mariglianese. All’intervallo opera tre cambi (compreso quello del portiere per questioni legate al regolamento Under) più altri due nei successivi venti minuti, di fatto stravolgendo la squadra. Il risultato non è una prestazione collettiva particolarmente brillante, ma se non altro, ancora una volta, la squadra conquista i tre punti. La legge del Massimino e più in generale del campionato si conferma questo pomeriggio: anche quando in giornata no, il suo Catania è sempre vincente.