Catania

Catania, movida violenta in centro. I residenti: “Così è invivibile”

CATANIA – La rissa scoppiata in piazza Currò, nel cuore del centro storico di Catania è solo l’ultimo degli episodi di violenza nelle zone della movida. Questo è il motivo per cui è stato convocato, mercoledì scorso, il Comitato per l’ordine e la sicurezza, ed è il motivo per cui i residenti di una zona sempre più vasta sono tornati a chiedere azioni immediate.

Quanto stabilito in occasione della riunione in Prefettura infatti che prevede, tra le altre cose, l’istallazione di telecamere per videosorveglianza, nuove regole per la concessione il suolo pubblico e controlli interforze, potrebbe richiedere ancora tempo per essere applicato. Tempo che, secondo i residenti, è terminato. “Bisogna agire subito – tuonano gli abitanti delle aree del centro storico teatro della movida. Che hanno avanzato, in occasione di un incontro che si è tenuto sempre in Prefettura ma ieri mattina, tre richieste. “Tre interventi urgenti e straordinari per ripristinare il minimo di vivibilità in un’ampia porzione della città”, sostengono.

Le associazioni si sono moltiplicate: e rappresentano le zone della città dove si svolge la movida, dalla Piazza teatro Massimo e vie limotrofe, alla via Coppola, alla zona del castello Ursino a quella di via Gemmellaro e dell’Antico corso. E hanno chiesto tre soluzioni da applicare subito per ripristinare la vivibilità.

“Chiediamo innanzitutto che vengano potenziati i presidi a controllo del territorio e che vengano prolungati gli orari – spiega una delle residenti. Chiediamo inoltre – prosegue – che venga anticipato l’orario di chiusura dei locali e che, in attesa che si adeguino al regolamento acustico, nei locali venga inibita la musica, sia all’interno che all’esterno”.

E di movida e gestione del centro storico si è occupato anche il presidente della Commissione consiliare Urbanistica, Manfredi Zammataro, che è intervenuto in seguito alla riunione del Comitato assicurando costante attenzione alla questione. “Rappresento la mia soddisfazione per l’esito del tavolo prefettizio riunito con le istituzioni, le associazioni di categoria e, in seguito, con i comitati dei residenti – dichiara. L’appello al dialogo che avevamo lanciato, all’indomani dei noti fatti di piazza Currò, è stato raccolto e ringrazio il Prefetto per la sensibilità e l’attenzione manifestata”.

“Il problema è cogente – continua: dobbiamo sostenere la movida, quella sana, all’insegna di un patto sociale che deve vedere una alleanza tra le categorie, con una cabina di regia istituzionale. Occorre tutelare chi lavora bene e in sicurezza e occorre tutelare i diritti dei residenti. Sotto questo profilo sono arrivate risposte positive dal Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza che prevedono un rafforzamento dei controlli, l’attivazione delle telecamere delle Zone a traffico limitato e sanzioni più severe per gli esercenti che non rispettano le regole, e controlli antidroga anche nei pressi degli istituti scolastici”, prosegue”.

Zammataro infine assicura che “La Commissione consiliare che presiedo continuerà il suo lavoro di ascolto dei residenti, delle associazioni di categoria, degli assessori coinvolti svolgendo un ruolo di ascolto ma anche di monitoraggio della movida. Quest’ultima è fonte di economia e fiore all’occhiello della città e occorre tutelarla così come occorre tutelare il nostro centro storico”.