Catania

“Catania Multiservizi, servono altri 100 dipendenti”

CATANIA – Presidente dal 2022, terminerà il mandato, se non dovessero esserci diverse disposizioni, nel 2025 con l’approvazione del bilancio. Tre anni pieni per portare a termine alcuni progetti, dopo aver sistemato le questioni finanziarie. Alessandro Corradi, classe 1982, affronta con il QdS quanto fatto in questi due anni e le prospettive del futuro prossimo per consentire alla Catania Multiservizi, l’azienda partecipata del Comune etneo, di operare in serenità, sia dal punto di vista economico, che organizzativo. Non poche le difficoltà affrontate e, in parte, superate, dovute alla contingenza ma anche alla situazione di dissesto di Palazzo degli elefanti che, inevitabilmente, si riflette anche sulle aziende collegate.

“Quando mi sono insediato ho trovato un problema di grande entità relativo al pagamento di una rata di rottamazione in scadenza al 31 luglio 2022 – spiega Corradi -. Abbiamo dovuto fare di tutto e, grazie a un’interlocuzione serrata con il Comune, abbiamo ottenuto la liquidità necessaria per affrontare questo pagamento di 3,7 milioni dovuto all’omesso pagamento di oneri fiscali negli anni precedenti”.

Superata la difficoltà, resta una situazione in bilico considerato il contratto di servizio “striminzito” per via del default del Comune di Catania. La riduzione del personale e la necessità comunque di fare fronte alle richieste della committenza. Un lavoro non certo semplice ma che il CdA della Multiservizi è riuscito a portare a termine. “Abbiamo, con enormi problemi, cercato di aumentare al massimo la produzione aziendale nei limiti di quanto previsto in contratto – continua Corradi – per cercare di sopperire alla carenza di liquidità. Siamo riusciti ad arrivare al 31 dicembre 2022 con non poche difficoltà, ma nel 2023 ci stiamo pian piano rimettendo in linea”.

Questioni delicate che potrebbero terminare a settembre: Catania Multiservizi è infatti uno dei soggetti creditori nei confronti del Comune ed è dunque inserita nella massa dei soggetti che verranno liquidati dalla commissione straordinaria. Ciò vuol dire che, nel giro di qualche mese, importanti somme entreranno nelle casse della partecipata.

“Il problema di liquidità verrà risolto definitivamente quando otterremo il pagamento da parte dell’organismo straordinario di liquidazione che si sta occupando dei crediti vantati da terzi dal comune di Catania al 31 dicembre 2018 – sottolinea Corradi -. La somma che dovremmo ottenere è di 4,5 milioni – prosegue – ma ne riceveremo solo una perché va sottoscritto un atto transattivo al 40%. Insomma, se saranno riconosciuti i 4,5 milioni, otterremo circa 1,5 milioni di euro, somma che ci consentirà di avere quella liquidità tale da superare tutte le difficoltà”.

Eliminate le questioni economiche e finanziarie, per Corradi andrebbe rivisto il contratto di servizio. “Va certamente migliorato – sostiene -. Quello attuale scade nel 2023 e ha risentito ovviamente delle difficoltà conseguenti al dissesto dell’ente, perché sono stati eseguiti tagli lineari che hanno ridotto sensibilmente gli importi per i servizi resi, con una forte riduzione del personale, attuata mediante cessione di contratto ad altre partecipate al fine di salvaguardare i posti di lavoro. Ci teniamo in equilibrio con molto straordinario, aumento di ore – come ad esempio nel settore delle manutenzione – riallocazione del personale. Restiamo in pedi e dobbiamo resistere altri otto mesi: con nuovo contratto si potrà rivedere la mappatura dei servizi”.

Non solo. Secondo Corradi occorrerebbe anche un aumento dei servizi per il verde pubblico, nonché assunzione di personale. “Un miglioramento del servizio si è riscontrato per gestire il verde pubblico del Comune, ma non bastano i 50 dipendenti che abbiamo: ne servirebbero almeno 100 in più. È necessario ampliare i capitolati afferenti il verde pubblico e consentire l’assunzione di giovani giardinieri. Abbiamo personale bravo e preparato ma avanti con l’età”.

Infine, ampliare le possibilità offerte all’azienda, acquistando mezzi e sistemi per consentirle di migliorare le performance è quanto Corradi chiede alla nuova amministrazione, chiunque sia il sindaco. “Servirebbe un contratto di servizio che tenga conto delle particolari esigenze della città e consenta alla Multiservizi di dotarsi di mezzi e strumenti – afferma -. Investimenti tali per migliorare parco auto e mezzi e per implementare il personale: così avremo la possibilità oggettiva di migliorare i servizi resi a Catania. Inoltre – conclude – un altro suggerimento che darei all’amministrazione – ma è già un indirizzo del Comune – è fare sì che Multiservizi possa eseguire i lavori in favore dell’Ente e di tutte le altre partecipate”.