Nel cuore di San Cristoforo prende vita e forma un nuovo spazio culturale per dare ai giovani, alle famiglie del quartiere e alla città in genere occasioni di incontro e aggregazione. Prima un teatro privato, oggi l’anima della struttura in Via Gramignani 128 assume un nuovo volto, grazie all’impegno dell’Associazione Spazio 47, diventando un luogo fatto di cultura accessibile e di realtà che si incrociano e incontrano per generare eventi e iniziative a forte impatto sociale.
Il taglio del nastro, domani 22 dicembre alle 17.00, con l’evento “Festa di Natale a San Cristoforo, accendiamo Luci di Prossimità e Cultura”. Ad animare l’iniziativa, lo spettacolo di danza curato dall’Associazione Centro Danza Bolero, che metterà in scena una staffetta di esibizioni di danza classica e moderna.
«Quello della cultura accessibile – dichiara Marco Barbarossa, Presidente di Spazio 47 – è un tema determinante nel lavoro quotidiano che facciamo già da tempo nelle periferie, per le persone, per i giovani. Cultura accessibile significa dare al quartiere occasioni di svago, momenti di crescita, spazi di incontro. Il nuovo spazio sarà inoltre un Laboratorio di sperimentazione per le realtà del privato sociale, per i giovani che cercano un luogo dove organizzare eventi e iniziative che hanno un impatto creativo e inteso sul territorio. Il protagonismo dei cittadini nella costruzione di questo “bene comune” è determinante per continuare il percorso di rigenerazione e sviluppo del quartiere e della città».
Spettacoli di teatro, eventi culturali, laboratori educativi per grandi e piccini. Il nuovo spazio assume un nuovo volto, quello di comunità. E comunità significa partecipazione. L’ingresso allo spettacolo di danza, insieme al ricavato del Mercatino di Solidarietà che sarà presente proprio in occasione dell’evento a San Cristoforo, è a donazione libera e servirà a sostenere Sport e Cultura Academy.
Un progetto ideato e promosso da Spazio 47 per rigenerare le periferie, che punta a promuovere lo sport inclusivo e la cultura accessibile come strumenti di coesione sociale. In due anni, Sport e Cultura Academy ha accolto 100 bambini, offrendo più di 1800 ore di sport, attività culturali e artistiche. «Oggi l’obiettivo è quello di replicare il modello nella nuova struttura in via Gramignani – continua il Presidente Barbarossa – perché abbiamo la consapevolezza che è fortemente necessario intensificare le azioni di contrasto alla Povertà educativa e culturale, intercettando nuovi giovani del quartiere».
Nelle parole di Gioele, 8 anni, tutto il senso del progetto che ha bisogno del contributo di tutti. «Ho sempre in mente le volte in cui, sin da piccolino, io e la mia famiglia ci riunivamo per vedere le partite di calcio. Mi piaceva tantissimo guardare come tutti i giocatori fossero affiatati e di come servisse davvero costruire un gioco di squadra per vincere. Ѐ questa la parte del calcio che più preferisco: stare insieme ai compagni di avventura, di gioco, di squadra. Sport e Cultura Academy mi ha dato tutto questo».