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Catania, San Marco, “il 9 dicembre apre il Pronto soccorso”

CATANIA – Il 9 dicembre apre il pronto soccorso dell’ospedale San Marco. Lo ha annunciato a Catania l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza a margine della presentazione del programma delle iniziative di educazione alla salute organizzate dalla Regione Siciliana in occasione della “Giornata mondiale contro l’Aids” del primo dicembre.

“Io mi sono insediato nel dicembre del 2017 – ha ricordato Razza – con la protesta dei cittadini e dei comitati perché il San Marco rischiava di rimanere la più grande incompiuta del Sud Italia. Questo è l’ultimo tassello che porto a compimento, nonostante il Covid, e che restituisce certamente a questo territorio un lavoro per il quale erano state spese ingenti risorse”.

Quello dell’ospedale San Marco è il quarto pronto soccorso di Catania, il primo ad essere creato ex novo. “Vi faremo sapere nei prossimi giorni – ha concluso Razza – la data dell’inaugurazione, che sarà di alcuni giorni antecedente, alla quale ovviamente interverrà il presidente della Regione”.

L’annuncio è stato accolto con soddisfazione dai sindacati. “Come abbiamo all’epoca protestato, insieme al comitato di Librino, contro i ritardi dell’apertura dell’ospedale e del suo pronto soccorso, oggi plaudiamo alla notizia”, ha commentato in una nota il segretario della Cisl di Catania Maurizio Attanasio.

“Riconosciamo all’assessore – aggiunge – l’aver mantenuto fede al gravoso impegno assunto: l’apertura del pronto soccorso completa e dà ulteriore funzioni e significato alla presenza della struttura ospedaliera, importante presidio per la parte meridionale della città, per la zona industriale e per i comuni vicini”.

“Auspichiamo che nel frattempo – continua il sindacalista – la dotazione strumentale e di organico del nascente pronto soccorso venga sufficientemente adeguata onde fugare le legittime perplessità di chi, come noi, spesso ha dovuto registrare annunci roboanti non seguiti da corrispondenti realizzazione”.

“Con le nostre categorie della Funzione Pubblica, della Cisl Medici e della Fisascat – conclude Attanasio – monitoreremo la condizione del personale che verrà utilizzato nella struttura e, in forma propositiva, segnaleremo eventuali criticità ed eventuali soluzioni”.