Catania

Catania, pedonalizzazioni, per ora solo in via sperimentale

CATANIA – Pedonalizzare quante più aree del centro storico di Catania per salvaguardarne e valorizzarne le ricchezze del patrimonio artistico-culturale ed esaltarne quindi le possibilità sul fronte turistico-ricettivo. Questi gli obiettivi dell’amministrazione comunale etnea che deve tener conto, tra l’altro, anche delle necessità delle attività economiche presenti sul territorio. È notizia di qualche giorno fa che la zona di piazza Federico di Svevia dal 17 al 22 settembre sarà pedonalizzata, in via sperimentale, dalle ore 19 alle 24. Così come saranno interdette al traffico veicolare alcune delle vie prospicienti il Castello Ursino in occasione della settimana della mobilità sostenibile. Ma non è finita qui. Si tratta di una tematica molto discussa che negli ultimi tempi ha preso sempre più piede. Sulle nuove iniziative è intervenuto per il Quotidiano di Sicilia l’assessore alla Mobilità, Giuseppe Arcidiacono.

Esperimento pedonalizzazione a Catania: a che punto siamo?
“Questi interventi sono nei programmi dell’amministrazione comunale dall’inizio del nostro insediamento e vanno realizzati con la concertazione della città, dei lavoratori e dei commercianti coinvolti. Avevamo già pensato a questo tipo di intervento circa un anno fa, poi il Covid-19 ha messo in ginocchio i commercianti e così abbiamo dovuto prendere tempo. Ora riteniamo che sia il momento giusto per fare questo tipo di pedonalizzazione e abbiamo approfittato della settimana europea della mobilità per poterla inserire anche in Piazza Duca di Genova e Largo Odeon”.

Le recenti iniziative potranno diventare presto definitive?
“Io, il sindaco, gli assessori Trantino, Cantarella e Mirabella abbiamo incontrato residenti e commercianti di piazza Federico di Svevia e compreso che avevano capito il senso della pedonalizzazione sposandola in pieno. Abbiamo così ideato questa sperimentazione: se funziona potrebbe diventare definitiva. Ovviamente quella di questa settimana è una pedonalizzazione che possiamo definire incompleta, in quanto mancano i servizi. Se dovesse diventare definitiva, attiveremo sicuramente dei bus-navetta e matureranno altre idee che abbiamo in mente”.

Si è parlato molto anche della possibilità di pedonalizzare anche Piazza Manganelli…
“Dobbiamo essere cauti. Le pedonalizzazioni devono essere fatte gradualmente, di concerto con la città. In questi casi la cautela è d’obbligo. Non bisogna essere frettolosi. Abbiamo qualche perplessità su piazza Manganelli, legata al fatto che ci sono una serie di servizi tra cui quelli amministrativi. Dobbiamo agire con calma. Anche questa è un’idea che stiamo portando avanti ma dobbiamo farlo nei tempi e nei modi giusti. Facciamo le cose una per volta, godiamoci l’inizio di questa pedonalizzazione. E poi pensiamo al resto”.

Insomma, ritiene che sia fondamentale agire seguendo la linea dell’equilibrio e della cautela per costruire una nuova mobilità?
“È proprio quello il nostro concetto. Non dobbiamo creare disagi alla città, alla mobilità e ai lavoratori, vogliamo anzi favorire il commercio. Nella zona pedonalizzata possono aumentare le entrate, speriamo che accada questo. Potremmo, inoltre, far godere del nostro barocco i turisti che quest’anno sono aumentati in maniera importante: dobbiamo incentivare il loro arrivo. Sappiamo che molti hanno visitato il Castello Ursino in massa. Questo ci ha dato altri segnali positivi: era una cosa che dovevamo fare. Abbiamo voluto farlo proprio nello spirito di una città che deve crescere e avvicinarsi il più possibile a un’Europa che ci vede ancora lontani”.

Gianluca Virgillito