Catania

Piano mobilità sostenibile, confronto tra sindaci etnei

CATANIA – Il sindaco metropolitano, Salvo Pogliese, ha convocato i sindaci della Città metropolitana di Catania in video conferenza per discutere il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums). Questo Piano è uno strumento di pianificazione che deve essere pronto a breve con un respiro territoriale ampio (coincidente con i confini dell’ex Provincia) e una strategia di durata decennale, che tenga conto della “mobilità sostenibile”, un concetto che si è evoluto in questi ultimi anni con una ulteriore accelerazione a seguito del Covid-19.

I Primi cittadini etnei hanno aderito compatti alla riunione operativa dimostrando una gran voglia di partecipazione per dire la propria, giacché la mobilità e i collegamenti influiscono sulle gerarchie territoriali. La riunione è stata aperta da Pogliese che ha sottolineato l’urgenza della stesura del Pums sulla base di quanto prescritto dalla legislazione italiana vigente e dalle recenti linee guida dell’Ue.

“Il Pums – ha affermato Pogliese – è uno strumento di eccezionale valenza e una occasione per coinvolgere tutte le realtà territoriali a delineare un disegno complessivo di pianificazione. Con un Pums ben orchestrato è possibile accedere ai bandi ed ottenere finanziamenti significativi dal ministero dei Trasporti e dall’Europa. Abbiamo spedito un questionario ai sindaci per individuare bisogni, proposte e criticità: il nostro scopo è creare un piano omogeneo che valorizzi tutto il territorio provinciale”.

Giuseppe Galizia, ingegnere capo della Città Metropolitana, ha spiegato che il Pums sarà elaborato da un gruppo di lavoro interno all’Ente in collaborazione con il Comune e l’Università di Catania (è stata sottoscritta una convenzione col dipartimento di Ingegneria civile e Architettura). Il supporto tecnico sarà fornito da un soggetto tecnico esterno. “Il Pums – ha precisato Galizia – rende protagoniste le Amministrazioni comunali che, rispondendo al nostro questionario, delineano il quadro delle priorità e delle necessità territoriali. La normativa prevede che il percorso partecipato prosegua poi dando voce ai cittadini e alle associazioni di categoria che rappresentano il territorio”.

Matteo Ignaccolo, presidente dell’associazione italiana per l’Ingegneria del traffico e dei trasporti, presente al tavolo dei relatori, ha autorevolmente chiarito i dettagli della pianificazione: “Ormai questa materia è definita alivello normativo: contorni e modi di procedere sono noti con passaggi chiari tra obiettivi, strategie e conseguenti azioni. è chiara la differenza che passa tra i Put, cioè i Piani urbani del traffico, di breve periodo e che concernono soltanto il territorio comunale di città con popolazione superiore a 30 mila abitanti e i Pums, che hanno scala territoriale vasta e sono di lungo periodo così come si legge nelle linee guida indicate dal Decreto 4/9/2017”.

In videoconferenza, Giuseppe Inturri, l’altro docente universitario responsabile scientifico, ha indicato le linee guida del coordinamento scientifico e metodologico del Pums, che sarà redatto da specialisti edelaborato da un gruppo interdisciplinare di lavoro, che studia gli indicatori e gli aspetti imprescindibili della pianificazione della Città metropolitana di Catania, che è suddivisa in cinque macro-aree, per ognuna delle quali sono stati nominati dei referenti.

La prima area, costituita dalla città vera e propria, sarà rappresentata dal sindaco Pogliese. Le altre aree sono: metropolitana – prima cintura (sindaco di Mascalucia); città delle Aci – seconda cintura (sindaci diPaternò ed Acireale); area pedemontana jonica (sindaci di Giarre e di Riposto).