CATANIA – Il nuovo bando è pronto per essere trasmesso all’Urega. A quel punto, dopo due o tre mesi circa, potrebbe andare in gara. Si parla del parcheggio di Piazza della Repubblica, infrastruttura parte delle opere di urbanizzazione del grande progetto di riqualificazione del Corso Martiri della libertà targato Mario Cucinella, a Catania. Il parcheggio interrato con parco urbano soprastante è il secondo step degli oneri a carico dei privati proprietari delle aree libere nel cuore storico di Catania, zona sgomberata negli anni Cinquanta per diventare futuristico quartiere destinato a uffici e abitazioni ma rimasta per decenni una grande incompiuta.
Dopo l’interruzione dovuta a una sentenza del Tar che ha annullato il primo bando presentato dall’amministrazione comunale, accogliendo il ricorso dell’Ance, l’iter è pronto per ripartire. Almeno questo è ciò che conferma l’assessore all’Urbanistica del comune di Catania, Enrico Trantino.
“La settimana scorsa – spiega il delegato della giunta comunale – Istica (che rappresenta quasi il 100 per cento dei proprietari delle aree di Corso Martiri della Libertà n.d.r.) – ci ha mandato il progetto, adeguandolo. Abbiamo riconvocato la Cabina di regia e successivamente invieremo tutto all’Urega”.
Nel dettaglio scende il direttore dell’urbanistica, Biagio Bisignani. “Prima di mandarla all’Urega occorre fare un passaggio necessario con il Collegio di Difesa del Comune, nonché con la Cabina di regia prefettizia e con il Gruppo interforze – dice. Non è un obbligo di legge, ma una scelta precisa che facciamo per condividere con il prefetto ogni passaggio, in modo che tutti abbiano contezza di tutto” – continua Bisignani.
L’idea, quindi, è di procedere nella massima trasparenza, forse anche in seguito alle polemiche seguite alla bocciatura da parte del Tar o per allontanare le ombre che si erano gettate sul progetto proprio con il ricorso da parte dell’Ance. Bisignani insiste: “C’è un protocollo di legalità che noi rispettiamo – afferma: depositeremo una copia del bando alla cabina di regia e poi, nell’arco di una settimana circa, trasmetteremo i documenti”. Verosimilmente, secondo il direttore dell’Urbanistica, nell’arco di circa due o tre mesi si potrà espletare la gara e, quindi, dare il via ai lavori che dovrebbero durare due anni.
Certo, se tutto andrà per il verso giusto. Gli intoppi infatti sono dietro l’angolo. Tra questi, il rialzo continuo dei prezzi, uno degli aspetti contestati nel ricorso dell’Ance. “Abbiamo adeguato i prezzi secondo il Prezzario unico regionale per i lavori pubblici dell’anno 2022 – conclude Bisignani – ma soprattutto abbiamo immaginato nuove lavorazioni, elaborando un quadro economico diverso per un totale dei lavori di 13.557.670 euro”.