Catania

Catania, “Pnrr, la copertura finanziaria ci sarà”

CATANIA – Una riunione per fare il punto sulle risorse del Pnrr, dopo il “definanziamento” annunciato qualche giorno fa dal Governo Meloni, nonostante molte amministrazioni comunali si erano già portate molto avanti con il lavoro, avendo rispetto i tempi nella realizzazione dei progetti che devono essere completati entro il 2026.

Di fronte alla minaccia di un taglio di risorse, i Primi cittadini dei comuni che compongono la Città metropolitana hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il sindaco metropolitano, Enrico Trantino, che li ha convocati al Centro direzionale Nuovaluce dopo aver avuto una interlocuzione con il ministro Raffaele Fitto. “Il ministro Fitto è desideroso di rasserenare i sindaci, in quanto la copertura finanziaria ci sarà e i soldi arriveranno da altri strumenti di programmazione. Non è escluso che all’inizio di settembre si possa aprire una finestra di valutazione più ampia, sulla base di verifiche mirate, per recuperare i progetti che possono garantire il rispetto della tempistica” ha affermato Trantino, che considera la scelta del governo una opportunità, in quanto spinge ad accelerare le procedure per la realizzazione delle opere pubbliche.

Alla riunione con i sindaci hanno partecipato i dirigenti dell’Ente e in primo luogo l’ingegnere capo Giuseppe Galizia, il cui ufficio ha l’incarico di monitorare lo stato di avanzamento di adempimenti e procedure dei“Piani Urbani Integrati” nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Al momento nell’area metropolitana catanese si respira un’aria di cauto ottimismo. Il cronoprogramma è stato rispettato. I progetti non avviati sono pochi e riguardano soltanto sparuti comuni.

Per Catania – che ha già firmato tutti i contratti, tranne uno – la posta in gioco è altissima. Si tratta di un investimento di 74 milioni di euro spalmato in 12 interventi da Librino a San Berillo, dal parco del fiume Acquicella a Piazza Lupo, fino al corso Sicilia. Gli appalti sono stati aggiudicati entro la data limite, il 30 luglio, e sono stati approntati i progetti definitivi anche col coinvolgimento della società civile. Intervistato dal QdS, qualche settimana fa, il vicesindaco e assessore La Greca aveva già avuto rassicurazioni sull’intercettazione di nuovi fondi per evitare che tutto finisse nel cestino. “Ho parlato con la responsabile del ministero per i Pui – aveva detto La Greca al Quotidiano di Sicilia – e ci ha detto di procedere. Quasi tutti gli studi tecnici incaricati hanno presentato i progetti definitivi, frutto del confronto anche con le associazioni. In ogni caso rimarremo vigili, ma siamo sicuri che queste opere troveranno adeguata copertura e non è escluso, secondo me, che le risorse possano rimanere nell’ambito del Pnrr in una partita di giro”.

Il Comune di Catania si era rivolto a Invitalia, l’agenzia per il ministero dell’Economia, per aggiudicare entro il 30 luglio progettazione e lavori degli interventi finanziati dai Pui. È seguita una fase di concertazione con la società civile, voluta dalla nuova amministrazione Trantino. In alcuni casi – come la cittadella dello Sport che nascerà a Librino nella zona del Campo San Teodoro – il confronto ha portato ad alcuni aggiustamenti del progetto iniziale con la soddisfazione delle associazioni coinvolte. In altri casi, come per il parco Acquicella, il comitato che da tempo ne chiede l’istituzione ne è uscito piuttosto deluso e ha concentrato le sue critiche in un documento pubblicato sul sito Argo.

Proprio a proposito del parco che dovrebbe nascere attorno al fiume Acquicella, un intervento da 15 milioni di euro, il bando per l’assegnazione dei lavori pubblicato da Invitalia era andato deserto. Dopo mesi di attesa, La Greca ci aveva comunicato che sarà lo stesso Comune di Catania a esercitare la funzione di stazione appaltante. “Un’opportunità – aveva detto l’assessore – dataci dal nuovo codice degli appalti entrato in vigore a luglio”. Il futuro parco dovrebbe avere uno degli ingressi sulla via Palermo, di fronte all’ospedale Garibaldi Nesima. Quell’area oggi è privata, di proprietà della società Cimas che vuole realizzare un parcheggio. Il Comune intende acquisire una parte delle aree – acquisto che non impedirebbe la nascita del parcheggio – ed è in corso una trattativa per l’acquisto.