CATANIA – Il ruolo fondamentale della prevenzione in ambito sanitario e, ancora di più, in ambito oncologico. Parte da questa premessa il protocollo d’intesa sottoscritto dal Comune di Catania con il Rotary del Distretto 2110 Sicilia-Malta e la fondazione Morgagni per l’avvio del progetto “Antonio Mauri”, che prevede l’effettuazione di prestazioni clinico-strumentali e di laboratorio a favore di cittadini catanesi appartenenti a categorie sociali fragili, con la finalità di individuare in epoca precoce eventuali patologie tumorali o cardiovascolari.
Un’attività importantissima, per di più dopo che la lunga pandemia da Covid 19 – ancora in atto tra l’altro – ha rallentato le prestazioni sanitarie non urgenti. Una costante in molti reparti ma che, in quello oncologico, può avere effetti maggiormente devastanti. Come spiega il presidente della Fondazione Morgagni, Salvatore Castorina. “La prevenzione rappresenta l’occasione per poter prevenire l’estensione e la metastatizzazione della malattia che poi diventa irrecuperabile – afferma Castorina. Questa iniziativa è tutta per la prevenzione della malattia oncologica – prosegue. Lo spirito della Fondazione è quello di spingere verso questa direzione e noi siamo a disposizione di chiunque abbia la stessa finalità. Questa disponibilità la stiamo infatti dando anche all’Airc e alla Lega italiana tumori. Collaboriamo con queste due organizzazioni con lo stesso spirito”. Castorina poi, si sofferma sul servizio che sarà offerto. “Sarà essenzialmente gratuito – continua – con tariffe esclusivamente a copertura dei costi e che saranno investite nelle attività che caratterizzano la nostra mission: ricerca e formazione”.
Come evidenziato dallo stesso sindaco Salvo Pogliese, in occasione della presentazione dell’iniziativa. “La nostra amministrazione condivide appieno le finalità di un progetto che permetterà ai cittadini delle categorie fragili o disagiate, con reddito basso o nullo, selezionati dai nostri servizi sociali, di effettuare gratuitamente esami diagnostici per individuare precocemente eventuali patologie tumorali o cardiovascolari”, sottolinea il primo cittadino.
La Fondazione Morgagni insieme al Centro clinico GB Morgagni mette a disposizione, senza fini di lucro, personale e apparecchiature per le finalità previste dal progetto “Antonio Mauri” e per la cui realizzazione il Rotary Club di Catania verserà alla Fondazione Morgagni un contributo, da destinare a fini di ricerca scientifica, per ogni prestazione diagnostica strumentale e diagnostica non strumentale in ambito oncologico e cardiologico, eseguita presso i suddetti Presidi del Centro Clinico a favore degli utenti individuati dal Rotary Club Catania.
Il progetto di assistenza alle persone fragili partirà in tempi brevi, congiuntamente alla selezione dei pazienti che avverrà a cura degli uffici dell’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Catania, che con l’assessore Giuseppe Lombardo ha immediatamente condiviso l’iniziativa. “Il servizio sarà avviato a giorni – conferma l’assessore Lombardo al QdS -. Dobbiamo solo concordare le modalità operative con i soggetti promotori. Una volta identificata un’eventuale patologia – aggiunge – il malato oncologico seguirà i percorsi del caso e sarà preso in carico da una struttura sanitaria”.
Lombardo, infine, sottolinea la valenza sociale dell’iniziativa. “Ha una grande importanza dal punto di vista sociale e di comunità – evidenzia – perché è rivolta a tutti quei soggetti che, per povertà economica e spesso anche culturale, non accedono a una serie di esami di prevenzione che oggi sono importantissimi per la salute e, nello specifico, per prendere in tempo eventuali patologie oncologiche”.
Il progetto “Antonio Mauri” è intitolato a l’imprenditore brianzolo, ma catanese di adozione, che ebbe importanti incarichi anche nella Confindustria nazionale, morto per il Covid lo scorso anno.