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Catania, rifiuti, più vicino l’impianto di compostaggio

CATANIA – Passi in avanti per l’impianto di compostaggio di Pantano D’Arci. L’opera, finanziata ma fermo al palo da tempo, sembra abbia avuto una accelerata. Lo afferma il presidente della Srr Catania Città Metropolitana, Francesco Laudani, che ne dà comunicazione sui social. “Stamane (ieri per chi legge, ndr) – scrive Laudani su Facebook – con i sindaci di Nicolosi Angelo Pulvirenti e di Sant’Agata Li Battiati, Marco Nunzio Rubino del cda della Srr Catania Area Metropolitana, alla presenza dell’assessore Regionale ai Rifiuti Di Mauro Giovanni, è avvenuta stata la consegna ufficiale della documentazione definitiva relativa all’affidamento del servizio di architettura e ingegneria per la progettazione dei lavori per la realizzazione di un impianto di compostaggio della Srr Catania Area Metropolitana da sorgere nel Comune di Catania località Pantano D’Arci”.

L’impianto di digestione anaerobica della frazione organica, una volta realizzato, dovrebbe assorbire i rifiuti organici prodotti dai comuni della Srr, sganciando così il sistema dalle incertezze delle aziende private. Sono infatti soltanto due le piattaforme alle quali conferiscono i Comuni della Srr Città metropolitana, ma non sono sufficienti, tanto che alcuni enti sono costretti ad affidare i propri rifiuti a una terza ditta che li porta fuori zona, con un costo maggiore per i cittadini. Non solo: l’opera a regime produrrà contestualmente biometano.

L’opera, dunque, potrebbe rappresentare finalmente la soluzione di molte problematiche che gravano su Catania e sui comuni delle Srr. Tra queste, oltre ai costi, le chiusure o limitazioni del quantitativo da conferire, che spesso hanno comportato maggiori esborsi da parte dei Comuni per smaltire la frazione umida.

“Sono solo due le piattaforme private alle quali conferiscono i Comuni della Srr Città metropolitana – aveva sottolineato il presidente Laudani parlando con il Quotidiano di Sicilia – ma non sono sufficienti, tanto che alcuni enti sono costretti ad affidare i propri rifiuti a una terza ditta che li porta fuori, con un costo maggiore per i cittadini. Insomma, ogni giorno in meno di conferimento dell’umido i privati è un risparmio per tutti”.

La realizzazione dell’impianto di Pantano d’Arci poi, potrebbe migliorare in generale le performance relative alla raccolta differenziata in città. Soprattutto nel capoluogo di provincia, fortemente in ritardo e che vede le percentuali ancora basse, sebbene in considerevole aumento da quando ha preso il via il nuovo appalto che vede divisa la città in tre lotti: l’area nord è già oltre il 50% e l’ultima nota del Comune, con dati fino al 30 novembre, segna una media del 36%, più del triplo rispetto alla precedente gestione.
“Dopo anni di attesa – continua Laudani – finalmente un primo obiettivo raggiunto affinché in futuro la nostra Srr e quindi tutti i 27 Comuni potranno avere un impianto pubblico di compostaggio (umido). Questo rappresenta un primo passo che riguarda la progettazione con costi a carico della Regione Sicilia – conclude – ma sicuramente un motivo in più per portare avanti un importante progettualità che porterà notevoli benefici ai comuni”.