Nove vittorie di fila in cassaforte ed un vantaggio abnorme nei confronti della seconda in classifica, distante ben 17 punti. La strada del Catania è illuminata dal sole ed ha un orizzonte già stagliato e preciso: la promozione in Serie C.
Resta soltanto da capire quando lo spumante in casa rossazzurra potrà essere ufficialmente stappato, ma il ritorno tra i professionisti del club di Ross Pelligra ha assunto i contorni di una mera formalità.
Nel frattempo, però, mister Ferraro e i suoi ragazzi non hanno alcuna intenzione di abbassare la guardia. Nel mirino c’è già la sfida contro il Città di Sant’Agata con un obiettivo chiaro in mente: centrare il decimo successo consecutivo.
Nel freddo del “Carone” di Ragalna, sotto una pioggia fine e delicata, Ciccio Lodi e compagni non si sono naturalmente risparmiati in allenamento. Riscaldamento, possesso palla, sviluppo della manovra offensiva e cura maniacale della fase difensiva. Infine, la classica partitella a campo ridotto, sotto gli occhi attenti di uno scatenato Michele Zeoli e del tecnico campano, in cui a spiccare sono state alcune chicche firmate dal “Diez”, da Manuel Sarao e da una “Zanzara” De Luca letteralmente straripante.
Nel quartier generale etneo si è visto anche lo sfortunato Vincenzino Sarno: per il trequartista ex Foggia è arriva la nefasta ufficialità della lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro in seguito alla torsione innaturale dell’arto rimediata sul finale di gara contro il Paternò. Recuperato completamente, invece, Michele Somma, pronto a tornare al centro della retroguardia in vista della gara nel Messinese.
Al termine della seduta, il gioiellino del centrocampo rossazzurro, Mattia Vitale, si è concesso alle domande dei giornalisti presenti. Il talento campano, classe 2004, si è detto entusiasta del percorso di crescita intrapreso ai piedi del Vulcano, dicendosi pronto ad affrontare le ultime gare della stagione e poter finalmente festeggiare la conquista del campionato di Serie D. “Se abbiamo cerchiato in calendario la gara della promozione? No, noi puntiamo sempre a vincere, ci sono nove finali da disputare e puntiamo a realizzare il massimo punteggio, senza fare calcoli. Personalmente sto crescendo tanto, gli over e lo staff mi danno una mano, sento grande fiducia da parte della società, cerco di migliorarmi dal punto di vista tecnico e tattico, di stare nel vivo del gioco, anche grazie ai compagni che mi sono sempre vicini. Poi ci sono partite in cui serve più aggressività, altre in cui c’è più spazio per giocare. Sapevo che mi sarei ritagliato uno spazio importante in squadra perché do sempre tutto in allenamento e non avverto nessuna pressione. Siamo tutti giovani forti, chiunque giochi se lo merita, conosciamo le nostre capacità e possiamo dimostrarle a prescindere dalla regola degli under. Sono un Vitale molto diverso rispetto ad agosto, anche mentalmente ho cercato di cambiare atteggiamento. Non farò mai mancare la mia personalità anche in futuro, devo evitare di farlo in modo eccessivo. In qualsiasi squadra mi troverò il prossimo anno, so di dovermi sempre impegnare al massimo. Sarei contento di restare a Catania. Mi trovo bene, sono in buoni rapporti con tutti qui, ho trovato una grande piazza che mi ha accolto e mi sta facendo sbocciare. Ho capito come stare in campo, prima non ci badavo tanto, invece adesso ho compreso come sfogare la mia rabbia, invece che con le persone (ride, ndr) con il pallone”.
Mattia Vitale ha poi rivelato di essere un grande amante dei tattoo, dicendosi pronto a effettuarne un altro per celebrare l’ormai prossima promozione in Serie C. “Nuovo tatuaggio sul collo? C’è scritto ‘Believe in yourself’ (‘Credi in te stesso’). Mi piace tatuarmi, i tatuaggi rappresentano me stesso e sono anche un modo per rilassarmi. Nessuno mi ha mai regalato niente, cerco di prendere quello che mi spetta dando dimostrazioni sul campo. Catania mi sta dando molta fiducia e buone prospettive per il futuro ma c’è ancora da lavorare e tanto da migliorare. Se sto pensando ad un tatuaggio per celebrare la promozione? Ci potrebbe essere se vinciamo il campionato. Ne ho parlato con il mio tatuatore, ho un rapporto molto confidenziale con lui. Il segreto del nostro centrocampo? Ciccio Lodi è il faro del nostro centrocampo, idem Peppe Rizzo, io cerco soprattutto di sfruttare gli spazi che mi creano davanti. Poi in base all’avversario di turno cerco di adattarmi dando un approccio positivo alla squadra. Mi piace molto di più prendere palla negli ultimi 30 metri che nella nostra metà campo perchè riesco a sviluppare molte più giocate. Mi piace fare gol, avere spazio per puntare l’avversario. Sant’Agata? La prepareremo come tutte le altre partite. E’ come Locri, si prepara da sola, mentalmente c’è poco da preparare. L’approccio sarà diverso rispetto a domenica“.