In esclusiva per il Quotidiano di Sicilia, Giuseppe Zappalà, portavoce del coordinamento dei terremotati di Santo Stefano (avvenuto nel 2018, che provocò una vittima, il ferimento di 28 persone ed oltre mille sfollati, coinvolgendo diversi comuni dell’hinterland catanese), ha fatto il punto della situazione legato ai danni che gli sfollati vivono tutt’ora.
“La situazione attuale – spiega il portavoce – è legata soprattutto alla protesta dei comitati dei terremotati a causa del grave ritardo, di oltre sei mesi, per quanto riguarda il contributo per l’autonoma sistemazione, attraverso il quale i terremotati pagano l’affitto ai locatori per le case che sono state rese inagibili. Questo ritardo, ha fatto sì, che la popolazione ha dovuto anticipare con fondi propri il pagamento del canone d’affitto, chiedendo per diverse volte di spostare il pagamento ai padroni di casa, anche umiliandosi nei confronti di quest’ultimi. Quello che noi chiediamo è di saldare al più presto questo pagamento.”
“Tutto dipenderà dal trasferimento dei fondi da parte della Protezione Civile nazionale a quella regionale per poi transitare ai comuni che li destinerà ai terremotati. Un iter abbastanza articolato che senza dubbio richiederà del tempo per far si che si verifichi il pagamento.
Stando alle ultime notizie di cui siamo a conoscenza – prosegue Zappalà -, nell’interlocuzione avvenuta qualche giorno addietro tra l’onorevole Angela Foti ed il direttore generale della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, è stato affermato che il dipartimento trasferirà a breve questi fondi. Noi siamo compiaciuti da questa nuova situazione ma nello stesso tempo vogliamo agire con prudenza perché è nostro obiettivo che i terremotati ricevano il contributo entro Pasqua.
A prescindere da tutto, durante l’ultima assemblea con i terremotati, tenutasi lo scorso 27 Marzo, abbiamo stilato un programma su quelle che saranno le attività di protesta fin quando non arrivano i fondi alla Protezione Civile regionale. In tal senso, abbiamo già scritto al Prefetto di Catania affinché ci riceva in maniera tale da sottoporle le problematiche legate ai terremotati e per far si che il contributo venga erogato con una certa continuità. Un’altra attività di protesta, che metteremo in campo, sarà davanti gli uffici della Regione a Catania. Cercheremo di ottenere un incontro con il presidente Musumeci, affinchè faccia da tramite e solleciti questo trasferimento fondi ai terremotati.”
“L’obiettivo principale resta quello di ricostruire prima possibile – conclude Zappalà -. L’invito ai terremotati, dunque, è quello di presentare al più presto la domanda per la ricostruzione delle prime case (che scadrà il 28 Aprile). Successivamente, ci sarà un’ulteriore ordinanza che prevederà l’istanza per le seconde case.”
Antonio Licitra