Catania

Catania, Timpa di Leucatia, cemento nell’area naturalistica

CATANIA – La sua realizzazione ha scatenato le proteste in commissione urbanistica. L’edificio in fase di costruzione sul monte Paolillo, nell’area verde della Timpa di Leucatia, incastonata tra i quartieri di Canalicchio e Barriera, ha suscitato un acceso dibattito. Che ha coinvolto non solo alcuni consiglieri comunali, ma anche associazioni e società civile, che si domandano come sia stato possibile, da parte delle istituzioni preposte, Sovrintendenza e Comune in primis, aver concesso le varie autorizzazioni a edificare in una zona dalla grande valenza dal punto di vista naturalistico, paesaggistico, storico e archeologico, oltre che interessata, a quanto pare, anche da problemi di dissesto idrogeologico. E per la quale, pare esista più di un vincolo.

Per questo i consiglieri comunali, in particolare Graziano Bonaccorsi esponente del MoVimento 5 stelle, hanno chiesto di poter ascoltare i soggetti interessati a partire dalla Soprintendenza, per comprendere l’iter che ha permesso ai privati di poter edificare sul Monte Paolillo. Bonaccorsi ha protocollato la richiesta di accesso agli atti lo scorso 12 aprile, nella quale chiede “copia dell’autorizzazione dei lavori in oggetto” e “copia del parere della Sovrintendenza e/o nulla osta, e/o autorizzazione paesaggistica o altro titolo. Il sottoscritto – scrive nella richiesta di accesso agli atti – chiede di conoscere quali sono le motivazioni per eseguire detti lavori in un’area della Timpa di Leucatia che sembrerebbe essere tutelata dai vincoli paesaggistico/idrogeologico”.

Sarebbe anche “area di interesse archeologico oltre che interessata da rischio di frana elevato, vincolata ai sensi del Piano di Assetto Idrogeologico. Poi c’è la presenza dell’area boschiva – continua: mi chiedo come sia stato possibile dare le autorizzazioni in presenza di un bosco, in un punto in cui c’è dissesto idrogeologico. In quell’area c’è anche una faglia”.

Sulla costruzione, praticamente ultimata, è intervenuta anche l’associazione Sicilia Antica, che ha inviato una segnalazione indirizzata, tra gli altri, alla Procura della Repubblica e ai carabinieri del Noe. Nel documento, sottolinea come “La presenza di lavori per la costruzione di un edificio privato di proprietà della Dusty – Immobiliare srl all’interno dell’area di interesse archeologico di Canalicchio/Leucatia/Monte San Paolillo tutelata ai sensi del DLgs 42/2004 ed ai sensi dell’art. 20 del Piano Territoriale Paesistico in quanto area con livello di tutela 2/3”. E come “l’area archeologica nello specifico è conosciuta nella letteratura scientifica per essere stata frequentata in età preistorica e greca; inoltre sono presenti degli edifici sepolcrali romani e delle strutture militari della seconda guerra mondiale tutelate ai senti della Legge regionale 12/2012”.

Sul cartello all’accesso del cantiere, le autorizzazioni pare ci siano, almeno quelle della direzione Urbanistica del Comune di Catania. Di altre autorizzazioni parlano, invece, i diretti interessati, secondo i quali sarebbero ben tre i nulla osta ottenuti dalla Sovrintendenza ai Beni culturali. L’ultimo, a quanto pare, rilasciato previa trasmissione alla sezione archeologia che ha dato il proprio assenso. Stessa autorizzazione sarebbe arrivata dal Genio civile, per quanto riguarda la questione legata al dissesto idrogeologico.

Ma i consiglieri comunali e non solo loro intendono andare avanti. E capire anche se nell’area vi siano altri cantieri o progetti. Due giorni fa, in occasione di una nuova riunione di commissione Urbanistica, Bonaccorsi ha segnalato la possibilità che vi siano altri sbancamenti. Come tra l’altro, domandato dagli attivisti della pagina Facebook “Gli amici della Timpa di Leucatia”, che hanno postato foto e video di ruspe in quella zona. “Credo che in questo momento ci siano ruspe che stanno sbancando l’area della Timpa – sottolinea Bonaccorsi – sottoposta a vincolo. Non capisco come sia possibile e chiedo di conoscere come mai non siano stati fatti i controlli”. Il presidente della commissione Urbanistica, Manfredi Zammataro, ha convocato una seduta per la settimana prossima. Dovrebbe partecipare anche il dirigente comunale.