CATANIA – “Cambiare tutto per non cambiare niente, o quasi”. Sono gattopardiani i commenti che aleggiano nei corridoi di Palazzo degli elefanti dopo la nomina dei tre nuovi assessori, tutte donne, del Comune di Catania. Si tratta di Viviana Lombardo, 38 anni, avvocato ha avuta assegnata la delega alle attività produttive; Adriana Patella, 34 anni, esperta di progettazione e formazione sociale, si occuperà del ramo dell’Amministrazione Comunale afferente alle Politiche per la Famiglia e i Servizi Sociali; Cinzia Torrisi, insegnante, avrà la responsabilità delle Scuola, della Cultura, dei Grandi Eventi e delle Politiche giovanili.
Le esponenti politiche hanno giurato mercoledì pomeriggio di fronte al sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi. A quanto pare, con qualche ora di ritardo: sembra infatti che la cerimonia fosse prevista in mattinata ma che fosse necessario ancora qualche chiarimento o fare quadrare il cerchio. Non tanto sul nome di Patella, esponente autonomista e riferimento del gruppo Grande Catania, chiamata a ricoprire il ruolo dell’uscente – autonomista anche lui – Giuseppe Lombardo. Quanto piuttosto per le due esponenti di Fratelli d’Italia, entrate in Giunta al posto di Barbara Mirabella e Ludovico Balsamo, Torrisi e Lombardo appunto.
Che sarebbero sì espressione dello stesso partito, FdI, ma farebbero riferimento a due politici diversi, entrambi in corsa alle Regionali: Cinzia Torrisi sembra sia stata nominata in quota Dario Daidone, mentre Viviana Lombardo – figlia di Nuccio, ex assessore di Enzo Bianco ma anche di Raffaele Stancanelli – in quota Gaetano Galvagno. Da ieri, le tre esponenti politiche sono al lavoro: per quanto tempo, però, non è stato sapersi. Secondo le malelingue, per poco, perché il sindaco Pogliese sarebbe prossimo alle dimissioni.
Anche per questo forse, nonostante le pressanti richieste di essere rappresentato da due figure in Giunta, il gruppo Grande Catania – il più numeroso in Consiglio – non avrebbe insistito per ottenere due assessori. E sempre per tale ragione, a quanto pare, la nomina alla fine è “caduta” su Adriana Patella (scelta condivisa da tutto il gruppo e in continuità, tengono a sottolineare gli autonomisti a Palazzo) e non su Sebastiano Anastasi, da tempo papabile.
In ogni caso, le tre donne nominate all’interno della giunta comunale sono pronte a lavorare per la città, qualsiasi sia il tempo a loro disposizione. Come conferma Adriana Patella, che abbiamo raggiunto telefonicamente. “Le incognite sul futuro non devono bloccare l’attività amministrativa anzi il contrario – afferma. Noi lavoreremo a fondo e secondo le nostre competenze. Da dieci anni circa sono nel settore delle politiche sociali e nel campo della progettazione sociale – aggiunge – per cui metterò le mie competenze al servizio della città. Portando avanti il grande lavoro svolto da Giuseppe Lombardo, puntando sulla mia esperienza e sull’ascolto del territorio, cosa che mi contraddistingue. Le sfide – conclude – sono tante ma le affronteremo”.
E continuità è la parola d’ordine anche per Viviana Lombardo. “Sono contentissima e lusingata per la nomina – commenta al Quotidiano di Sicilia -. Non sappiamo quanto durerà questa esperienza, se un mese o un anno, ma lavoreremo assiduamente con l’obiettivo di proseguire quanto portato avanti. Nel mio caso – precisa – a cominciare dal regolamento sui dehors, nodo ancora ingarbugliato che spero presto di sciogliere”.