La stagione 2023/24 del Catania sembra sempre più la sceneggiatura perfetta di un film horror. Dopo la sconfitta nella delicata sfida salvezza in casa della Turris, c’era assoluto bisogno di punti per distanziare una zona playout pericolosamente vicina. Gli uomini di Michele Zeoli invece, in uno stadio “Angelo Massimino” senza tifosi per disposizione del Prefetto della Provincia di Catania, crollano contro il Giugliano, che vince con il punteggio di 3-2. Il primo tempo si era stato chiuso con gli etnei in vantaggio di una rete grazie al gol di testa di Pietro Cianci. Nella ripresa, però, succede di tutto. Prima pareggia Francesco Salvemini che, praticamente servito da Welbeck, fredda un disastroso Furlan, poi la squadra di Valerio Bertotto addirittura la ribalta con il gol di testa di Flavio Ciuferri (dormita colossale di Cicerelli, che di testa in pratica serve l’attaccante avversario). Il Catania trova l’immediato pareggio con Devid Bouah, ma nel finale è ancora Salvemini a rimettere davanti i suoi. Stavolta definitivamente. Finisce così, per un Catania che crolla in un Massimino spettrale.
Furlan 4.5 – Disastroso in occasione della rete dell’1-1 quando si fa battere da un tiro, quello di Salvemini, apparso tutt’altro che irresistibile. Errore che pesa tanto visto il momento della squadra. Nel primo tempo era riuscito invece in qualche modo a opporsi allo stesso Salvemini facendo finire il pallone sul palo.
Monaco 5.5 – In generale non demerita, usa il fisico e l’esperienza. Nel secondo tempo, però, ogni qual volta il Giugliano attacca, c’è la sensazione che possa rendersi pericoloso.
Quaini 5.5 – Gioca un buon primo tempo, puntuale negli anticipi e nelle chiusure aree. Rendimento che si abbassa vistosamente nella ripresa.
Celli 5 – Come il collega di reparto, gioca una buona prima frazione di gioco, probabilmente la migliore da quando è a Catania. Cala nella ripresa e nel finale si fa sorprendere dall’inserimento vincente di Salvemini.
Bouah 6 – L’impressione è che non sia sempre “connesso”, in un paio di situazioni appare distratto. L’unica situazione da salvare della sua gara è il gol. Dall’85’ Rapisarda s.v. – Si segnala solo per una protesta su un presunto contatto in area ai suoi danni.
Peralta 5.5 – Dopo gli ultimi due ingressi positivi a gara in corso, stavolta parte dall’inizio. L’interpretazione del ruolo di mezzala è quella di sarto che cuce le due fasi di gioco, ma il numero 19 rossazzurro è poco brillante nelle idee e nelle giocate. Dal 62’ Cicerelli 5 – Del giocatore ammirato fino a febbraio è rimasto poco. Serve lui di testa a Ciuferri la palla dell’1-2, si fa parzialmente perdonare con l’assist per Bouah. Alla fine si fa cacciare per proteste.
Welbeck 5 – Presente in fase di interdizione, indovina qualche cambio di gioco ma l’impressione è sempre che i compiti di regia non gli si addicano. Protagonista in negativo nell’azione del gol dell’1-1 quando in pratica serve Salvemini con un tocco sporco. Corre tanto, ma sbaglia pure tanto.
Zammarini 5.5 – Bravo a offrire a Cianci il pallone dell’1-0, a parte questo si vede davvero poco.
Castellini 5.5 – Le soluzioni che sceglie palla al piede sono quelle giuste, specie nel primo tempo. In affanno nella ripresa, anche le sue prestazioni stanno scendendo di livello. E non è un bel segnale.
Di Carmine 5 – Ci mette applicazione, ma è evidente che a livello atletico il numero 10 rossazzurro non c’è. Fa il massimo, ma la condizione fisica semplicemente non lo assiste. Dal 62’ Costantino 5 – Sostanzialmente evanescente.
Cianci 6,5– È tra i pochi a salvarsi. Segna di testa la rete dell’1-0 e catalizza tanti palloni, lavorandoli bene con il fisico e le sponde per i compagni. Altra prestazione positiva che però, come contro la Turris, non frutta punti. Dal 74’ Chiarella 5 – In stagione non si è quasi mai mostrato all’altezza.
Zeoli 5 – Contro Turris e Giugliano arrivano due sconfitte che possono essere rovinose per la lotta salvezza. In una stagione in cui le responsabilità del tracollo rossazzurro appaiono soprattutto societarie, c’è da dire che il suo insediamento in panchina in luogo di Lucarelli non ha sortito effetti positivi: tra campionato e Coppa, il ruolino è di una vittoria, un pareggio e tre sconfitte. La squadra conferma le impressioni delle ultime settimane: non c’è mentalmente, non c’è fisicamente e sembra paradossalmente a fine corsa nonostante il mantenimento della categoria sia in bilico. Non convince il cambio di Cianci, che fino a quel momento stava tenendo su la squadra. Male, per un Catania sempre più giù e sempre più preoccupante.
Catania-Giugliano 2-3
Marcatori: 2’ Cianci, 48’ Salvemini, 66’ Ciuferri, 68’ Bouah, 87’ Salvemini
Catania (3-5-2): Furlan; Monaco, Quaini, Celli; Bouah (dall’85’ Rapisarda), Peralta (dal 62’ Cicerelli), Welbeck, Zammarini, Castellini; Di Carmine (dal 62’ Costantino), Cianci (dal 74’ Chiarella). All.: Zeoli
Giugliano (4-3-3): Russo (dall’80’ Baldi); Valdesi, Cargnelutti, Caldore, Yabre (dal 57’ Oyewale); Romano, Berardocco (dal 57’ De Rosa), Giorgione; Ciuferri, Salvemini, Di Dio (dal 72’ De Sena). All.: Bertotto.
Arbitro: Milone di Taurianova
Ammoniti: Salvemini, Zammarini, Cicerelli
Espulsi: Cicerelli
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