Il Catania in caduta libera: perde con la Turris. Le pagelle

Il Catania in caduta libera: perde con la Turris, classifica sempre più preoccupante. Le pagelle

Marco Cavallaro

Il Catania in caduta libera: perde con la Turris, classifica sempre più preoccupante. Le pagelle

Simone Vicino  |
domenica 24 Marzo 2024

I rossazzurri cadoni allo stadio “Amerigo Liguori” di Torre del Greco: voti e racconto della gara

Il Catania continua a sprofondare in classifica. I rossazzurri, allo stadio “Amerigo Liguori” di Torre del Greco, in quello che era un delicato scontro diretto per la salvezza, perdono 2-1 contro la Turris. I padroni di casa chiudono il primo tempo in vantaggio di due reti – doppietta di Sulayman Jallow – con il Catania in ginocchio. Nella ripresa, corallini in inferiorità numerica dal 57’ (rosso a Cocetta), e allora gli etnei la riaprono con il gol di testa di Pietro Cianci. È una rete, però, solo illusoria. La Turris resiste alle sterili offensive etnee e conquista un successo preziosissimo, portandosi ad appena tre punti di distanza proprio dal Catania. I rossazzurri, oltre a vedersi dimezzare il vantaggio dalla Turris, perdono punti anche da Monopoli (17^ a -6) e Virtus Francavilla (18^ a -9). L’incubo play-out resta dietro l’angolo.

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Horror a tinte rossazzurre

Il primo tempo è del tutto analogo ad altre prime frazioni di gioco già viste in questa stagione. Il Catania tesse poche trame offensive, e quando lo fa è del tutto innocuo. Al contrario, quando la squadra rossazzurra viene attaccata entra sempre in clamorosa difficoltà. Già al 15’ la squadra di Zeoli è sotto nel punteggio. Sul cross dalla destra, Jallow ha tutto il tempo di controllare il pallone e scaricarlo con potenza in rete, marcato in maniera decisamente approssimativa da Kontek. Il Catania, se si eccettua una conclusione dalla distanza di Cicerelli al 24’, resta a guardare. E così i corallini raddoppiano: al 43’ ancora Jallow, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, si fa beffe di metà della retroguardia rossazzurra e batte ancora Furlan. Proprio l’attaccante della Turris, qualche minuto dopo, sfiorerà addirittura la tripletta. Un incubo a tinte rossazzurre.

Cianci illude, la Turris festeggia

Zeoli all’intervallo passa al 4-2-4 inserendo Peralta e Cianci, gli uomini che cambiano l’andamento generale della gara. Il centravanti barese fa espellere Cocetta al 57’ (doppio giallo per il difensore), ed in due circostanze impegna severamente il portiere Marcone. Al 72’, l’episodio che potrebbe davvero cambiare la gara. Peralta dalla destra serve una palla perfetta in area per Cianci, l’attaccante appoggia di testa firmando il primo gol in maglia rossazzurra. In vantaggio di un uomo e sotto di un gol, il Catania si fa sotto nel tentativo di pareggiare la gara, ma non crea poi così tante occasioni: un paio di volte ci prova Cicerelli, l’occasione più ghiotta capita a Peralta nel finale che sfiora il palo. Finisce così: per il Catania è la quindicesima sconfitta di un fallimentare campionato.

Le pagelle

Furlan 5 – Non ha particolari responsabilità sulle due reti subite, rischia, in collaborazione con Bouah, di subire il terzo da Yallow con un’uscita rivedibile, e nella ripresa servendo con i piedi Scaccabarozzi che per fortuna non riesce a controllare il pallone.

Bouah 5 – Mezzo disastro sul finire del primo tempo, quando con un retropassaggio rischia di regalare il 3-0 alla Turris. Mai incisivo in fase di proposizione. Dal 69’ Chiarella 5 – Corre, ma non incide. E non è la prima volta.

Castellini 5.5 – Inizia la gara da centrale e, seppur senza evidenti sbavature, stavolta non riesce ad emergere nel marasma generale. Se anche un giocatore del suo livello fa fatica…

Kontek 4.5 – La sua marcatura su Yallow in occasione del primo gol della Turris racchiude tutto quanto un difensore non dovrebbe fare. Il croato resta sostanzialmente ad osservare il centravanti avversario controllare il pallone e scaricarlo verso la porta. Errore gravissimo.

Celli 5.5 – Non incanta di certo, ma stavolta se non altro non crolla come accaduto in altre precedenti uscite.

Zammarini 5 – Dei centrocampisti è quello che ha maggiore licenza di aggredire in avanti, ma sostanzialmente non si vede mai. Poca convinzione in tutto ciò che fa.

Quaini 5 – Si fa saltare con troppa facilità da Yallow in occasione del secondo gol, per il resto distribuisce i palloni in posizione di regista ma senza trovare l’imbeccata giusta. Dal 77’ Ndoj 4.5 – Acquisto “misterioso” operato dalla dirigenza del Catania: innesto che, al di là della qualità tecnica, non ha dato nulla in termini di determinazione e presenza sul campo. Torre del Greco non fa eccezione dopo la rovinosa prestazione di Padova.

Welbeck 4.5 – Perde una quantità industriale di palloni, ed anche a livello di contrasti – suo pezzo forte – non si fa mai sentire. Una delle sue peggiori gare stagionali. Dal 46’ Cianci 6.5 – Prova a suonare la carica. Il Catania si appoggia tanto sul centravanti barese, che non delude. Fa espellere Cocetta e soprattutto segna di testa la rete della speranza poi svanita.

Chiricò 5 – Ci prova, ma è arruffone e confusionario: in un’occasione rischia pure di innescare un contropiede dei padroni di casa. Rimane il più volenteroso davanti: ma quanti errori. Dal 46’ Peralta 6 – Altro ingresso positivo dopo Padova. Serve l’assist a Cianci, sfiora il pari con un sinistro che si spegne di pochissimo a lato.

Di Carmine 4.5 – Fisicamente semplicemente non c’è. Perde tutti i duelli contro i difensori nel primo tempo. Migliora nella ripresa quando gioca con un altro centravanti accanto, ma in questo stato non può incidere.

Marsura s.v. – La sua gara dura appena diciannove minuti. Costretto ad uscire in barella dopo aver ricevuto un colpo alla testa. L’impatto sulla gara non era comunque sembrato particolarmente positivo. Dal 19’ Cicerelli 5.5 – Più vivace sulla sinistra, va alla conclusione sia di testa che di piede. Mancano però cattiveria e concretezza.

Zeoli 5 – Inizia la gara con il 4-3-3 e, tra infortuni, squalifiche e condizione generale, l’impressione è che le scelte sugli interpreti fossero o quasi obbligate. Indovina il doppio cambio Peralta-Cianci, ma non basta. Più che le decisioni dal punto di vista tecnico e tattico, però è dal punto di vista mentale che il suo lavoro non si vede ancora. La missione è complicatissima per lui e lo sarebbe probabilmente per chiunque, ma i risultati vanno analizzati: dopo l’addio di Lucarelli non è cambiato nulla, il Catania annaspava prima e annaspa tuttora. Nel mirino, più che gli allenatori, c’è la gestione societaria: milioni di euro investire per produrre una squadra in lotta per evitare i play-out. Male, davvero malissimo.

Tabellino

Turris-Catania 2-1

Marcatori: 15’ Jallow, 43’ Jallow, 72’ Cianci

Turris (3-4-3): Marcone; Mastrelli, Cocetta, Esempio; Saccani, Scaccabarozzi, Franco, Contessa; Yallow (dal 71’ De Felice), Maniero (dal 67’ Casarini), D’Auria (dal 59’ Panelli). Allenatore: Menichini

Catania (4-3-3): Furlan; Bouah (dal 69’ Chiarella), Castellini, Kontek, Celli; Zammarini, Quaini (dal 77’ Ndoj), Welbeck (dal 46’ Cianci); Chiricò (dal 46’ Peralta), Di Carmine, Marsura (dal 19’ Cicerelli). Allenatore: Zeoli.

Arbitro: Zanotti di Rimini

Ammoniti: Esempio, Cianci, Cocetta, Celli, Quaini

Espulsi: Cocetta

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